Buoni spesa a Viterbo, parte la consegna: schierati 10 equipaggi della protezione civile

Buoni spesa a Viterbo, parte la consegna: schierati 10 equipaggi della protezione civile
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 10 Aprile 2020, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 11:06
Si parte. Quasi come un dono di Pasqua, inizia oggi la distribuzione dei buoni spesa per chi ne ha fatto richiesta e risulta in regola con i requisiti. E si andrà avanti anche domani e il lunedì dell’angelo. «Ci fermeremo solo il giorno di Pasqua», conferma Antonio Scardozzi, consigliere delegato alla protezione civile. Perché ce ne sono da consegnare 1.300 e l'intenzione è impegnarsi al massimo per farli giungere a destinazione il prima possibile.

I buoni sono arrivati appena ieri e la macchina organizzativa si è accesa subito. Sono stati ordinati a sufficienza per coprire la domanda, il flusso delle richieste è però continuo e al momento non accenna a ridursi, per cui gli ordini vengono aggiornati quotidianamente. Dall’assessorato ai servizi sociali, guidato da Antonella Sberna, confidano che alla fine resterà fuori solo chi non è in regola.

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Ieri pomeriggio riunione in videoconferenza dei gruppi di protezione civile per coordinarsi. Questa la tabella di marcia: «Alle 9 riunione al comando - dice Scardozzi (foto sotto) - poi ai servizi sociali, dove ci saranno consegnati i buoni per iniziare la distribuzione: se ne sta occupando Pierangelo Conti, sono state presentate circa 1.300 domande». I volontari hanno consegnato i moduli alle edicole e poi li hanno ritirati una volta compilati. «Siamo dieci equipaggi e altrettante auto – continua - 20 persone in tutto suddivise per sei zone».



Eccole: centro storico, «dove pare sia concentrata la richiesta maggiore», poi Mazzetta, Barco, Cappuccini, La Pila e strada Cimina, la terza è Grotte Santo Stefano, Roccalvecce e la zona della Teverina, ancora la Tuscanese, la quinta Norchia, San Martino al Cimino e Ponte dell’Elce, infine Paradiso, La Quercia, Bagnaia, Santa Lucia e Acquabianca. «C’è solo da dare il buono e far firmare l’avvenuta consegna a chi lo riceve. Se non riusciremo a concludere tutto oggi andremo avanti anche domani. Ci fermeremo solo per Pasqua: abbiamo già chiesto di poter consegnare anche il giorno di Pasquetta - conclude Scardozzi – perché così fai del bene».

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