Consiglio comunale secretato, atti in Procura per il caso Contardo: ecco cosa è accaduto

Palazzo dei Priori, sede del Comune
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Sabato 5 Giugno 2021, 14:41 - Ultimo aggiornamento: 16:37

Portare il verbale in Procura? A chiedere il mandato al consiglio comunale è stato il segretario generale Annalisa Puopolo. Al centro di quel tratto di seduta resa segreta - la conferma delle dichiarazioni alla stampa dalla consigliera ex Lega, Ombretta Perlorca, secondo la quale qualcuno avrebbe girato per uffici tentando di rallentare le pratiche del marito, l'ex assessore Enrico Contardo (lui licenziato dallo stesso partito.

Caso Contardo, il verbale della seduta di consiglio finisce in Procura

In aula tutto è iniziato dall'interrogazione del capogruppo di Forza Civica, Giacomo Barelli, sull'inchiesta de Il Messaggero su una serie di intercettazioni dell'antimafia in cui è finito anche Contardo, comunque estraneo alle indagini. «Chiederò conto di alcune dichiarazioni della consigliera Perlorca ha detto Barelli - che credo richiedano l'attenzione del sindaco, del presidente e del segretario generale, per capire se c'è qualcosa da attivare all'interno e da riferire all'esterno. Perché riguardano la situazione di degrado della città». Ovvero il verde e il relativo appalto, che manca da anni. Una delle pratiche di Contardo, secondo Perlorca, rallentate.

Da quel momento il presidente del consiglio Stefano Evangelista (Lega) ha ritenuto di bloccare la diretta youtube: «Stiamo parlando di una persona non presente, a sua tutela interrompiamo lo streaming, come da regolamento».

E da qui bisogna affidarsi alle indiscrezioni. La vicenda è tutta in seno alla Lega, che evita di commentare. Il capogruppo Andrea Micci in aula avrebbe ribadito le ragioni che hanno portato alla richiesta di revoca dell'assessore, esclusivamente politico-amministrative, ovvero per il suo operato reputato non soddisfacente.

La pubblicazione delle intercettazioni, secondo Micci, non ha influito sulla defenestrazione, perché in casa leghista non ne conoscevano i contenuti. Il capogruppo però avrebbe esplicitato una posizione sull'interrogazione di Barelli: nel momento in cui Perlorca ha confermato che qualcuno avrebbe rallentato gare e pratiche, Micci avrebbe ribattuto sono affermazioni gravi. Per poi aggiungere che se qualcuno ha fatto una cosa simile è giusto che ne risponda; ma se non lo ha fatto, a risponderne dovrà essere chi dice fatti non corrispondenti al vero. Ma alla conferma di Perlorca, Barelli ha chiesto al segretario generale se la cosa fosse penalmente rilevante, ricevendo risposta negativa.

Il finale: Puopolo avrebbe affermato che se il consiglio riteneva opportuno portare il verbale in Procura, sarebbe stato necessario il voto dell'aula. Motivo per cui il gruppo di Fondazione ha decido di non partecipare. Questo il ragionamento: il segretario è responsabile dell'anticoruzione, se è penalmente rilevante deve essere lei a deciderlo.
 

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