La tassa occulta per i viterbesi da 700mila euro l'anno. «Sui derivati c'è una verità nascosta»

L'assessore al Bilancio, Enrico M. Contardo
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Martedì 28 Luglio 2020, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 20:18

«Chi è che non dice la verità? E chi mente, che interessi ha?». Su quei derivati che costano al Comune 700 mila euro l'anno, pesa la testimonianza di Mauro Cipriani della Martingale Risk, che nel 2014 consigliò all'amministrazione di contestare il contratto. E adesso Giacomo Barelli torna all'attacco. Ma anche sul fronte della maggioranza Gianmaria Santucci vuole capire: «Chiederò oggi stesso all'assessore Contardo di verificare».

«Ci siamo incontrati nel 2014 e abbiamo consigliato all'amministrazione di contestare il derivato»: questo ha raccontato al Messaggero Cipriani, che era presente a quell'incontro nel 2014. «E' una cosa molto seria: dopo quanto letto dice Barelli - la commissione d'inchiesta credo non sia più un'idea ma una necessità per i cittadini. La cosa va chiarita». E giù con le domande: «Perché ci è stata raccontata una versione diversa? O Cipriani dice una cosa non vera o sei anni fa ci è stata raccontata una bugia. Chi è che non dice la verità? E chi non dice la verità che interesse ha? Qui l'interesse è uno solo: quello dei viterbesi».

Derivati, i 700 mila euro annui pagati dal Comune: «Già nel 2014 si potevano contestare»

Per il capogruppo di Forza civica bisogna approfondire. «La commissione la dobbiamo ai cittadini. Ci avevano detto che non era consigliato procedere sui derivati continua - mentre ora esce una versione diversa. Se Cipriani ha raccontato una cosa non vera lo devono querelare, ma non posso accettare che tutto questo resti un mistero. Spero che si vada in fondo, è interesse anche dell'attuale maggioranza: nonostante fossi nella precedente amministrazione, come tutti so quello che ci è stato riferito nel 2014».

Dalle forze di maggioranza il suo omologo di Fondazione raccoglie in parte la sfida. «Solleciterò oggi stesso l'assessore di verificare la situazione con gli uffici e lo stato delle carte. E poi spiega Santucci - di contattare questa società per cercare di capire come stanno le cose. Se si possono recuperare 700 mila euro l'anno ben venga. Quando dall'opposizione chiedemmo le carte ci fu fatto però notare che era una cosa estremamente complessa dal punto di vista giuridico fare una causa del genere, anche perché la sede è a Londra».
Meno percorribile, secondo Santucci, la strada della commissione d'inchiesta? «Questa conclude mi pare invece una strada impraticabile, perché per certe cose c'è la magistratura».
 

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