L'opposizione affossa la variazione di bilancio: «Con questa crisi la sindaca si prende 22 mila euro»

L'opposizione affossa la variazione di bilancio: «Con questa crisi la sindaca si prende 22 mila euro»
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Giovedì 1 Dicembre 2022, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 20:59

In tempi di crisi, mentre vengono bocciati tutti gli emendamenti per andare incontro a chi è in difficoltà, la sindaca Chiara Frontini si assicura 22 mila euro per spese di rappresentanza. Da consumare in un mese. È questo che ha mandato a farsi benedire il savoir faire di Fratelli d’Italia, Lega e Viterbo cresce. Una scelta fuori luogo che li porta a stroncare la variazione di bilancio approvata martedì sera.

«Ancora un’occasione persa per la città per l’inadeguatezza di una maggioranza miope, che si dice disponibile al dialogo ma che nei fatti non lo è»: la firma è di Laura Allegrini, Claudio Ubertini, Antonella Sberna, Andrea Micci, Elpidio Micci e Matteo Achilli. «La maggioranza Frontini boccia tutti i nostri emendamenti. Avevamo proposto indennizzi veri e non simbolici per il caro energia a famiglie e imprese per oltre 120 mila euro, con attenzione anche alle attività sportive in crisi», tema su cui tornerà Achilli in solitaria, già delegato allo sport con Arena sindaco.

«Nemmeno la scelta di presentare pochi ma significativi emendamenti - commentano i sei - ha convinto la maggioranza al miglior impiego delle risorse. Un’ultima variazione che evidenzia l’incapacità di spendere l’avanzo già destinato con la manovra di luglio. L’appalto per il global service per i lavori pubblici come avevamo avvisato non è stato fatto, tante nostre proposte di luglio sono state inserite ora con la difficoltà di spendere i fondi all’ultimo momento e, cosa che ci ha lasciati veramente di stucco, l’aumento di 22 mila euro a disposizione del sindaco per rappresentanza e segreteria da spendere in un mese».

Secondo Frontini, perché «abbiamo molta più attenzione ai cittadini». «Avremmo preferito che questa attenzione - continua l’opposizione targata centrodestra - fosse manifestata con sgravi e aiuti e non strette di mano e gagliardetti, mentre molte somme si avviano a non essere spese e quindi perse».

Achilli non la prende sportivamente: De Coubertin può attendere. «Nel silenzio più totale della squadra di governo - spiega - la maggioranza Frontini boccia il nostro emendamento di 30 mila euro per lo sport e volta le spalle alle tante società che si prendono cura del benessere e delle attività ricreative di bambini e giovani. Nel frattempo, imbosca 22 mila euro nei capitoli nella disponibilità del sindaco per non meglio precisate attività.

Che si tratti di sottrarre risorse agli avvisi pubblici per fare attività ad personam?». E segnala un primato. «In ben due occasioni di bilancio il sindaco e la sua squadra, silenziosa e ubbidiente, non hanno investito un euro nello sport e questo, forse, è già un record del quale non andare fieri». E l’interesse per il settore mostrato in campagna elettorale? «Un bluff bello e buono», conclude Achilli.

«Hanno preferito potenziare la segreteria del sindaco». E anche il Pd infila il dito nella piaga. La seconda missiva alla sindaca Chiara Frontini ha come mittenti Alvaro Ricci, Alessandra Troncarelli, Lina Delle Monache, Francesca Sanna e Pietro Maria Amodio. «Proprio nello spirito di collaborazione e superamento delle differenze politiche davanti alle esigenze contingenti dei cittadini - commentano - come gruppo consiliare Pd abbiamo proposto emendamenti al bilancio di previsione ‘22-‘24 per cercare di ridurre e contenere gli effetti negativi dell’attuale periodo di difficoltà socio-economica». Invece anche nel loro caso è andata in un altro modo. «I nostri emendamenti, purtroppo, sono stati ancora una volta inascoltati dalla giunta Frontini, essendo stati tutti respinti senza alcuna motivazione preferendo, di contro, aumentare le risorse già stanziate in bilancio per potenziare la segreteria del sindaco».

Ecco cosa riguardavano nello specifico. «Le nostre proposte prevedevano 97 mila euro per contributi per il caro bollette a sostegno di famiglie fragili e attività produttive, 100 mila per il rimborso della spesa idrica per uso domestico alle famiglie con disagio economico, 60 mila per il progetto “Viterbo comune cardioprotetto”, con il quale si sarebbero potuti installare 17 nuovi defibrillatori automatici esterni, nella città e nelle frazioni».

Infine 18 mila per promuovere momenti di aggregazione, durante il periodo natalizio, a favore della terza età. «Tutti gli emendamenti avevano copertura economica e pareri favorevoli sia di regolarità tecnica che contabile, nonché quello dei revisori dei conti. Ciò a dimostrazione che il mancato accoglimento da parte della maggioranza, e con parere contrario della giunta, è dipeso solo dalla volontà politica e non da una carenza di fondi. Malgrado questo ostracismo continuativo - concludono i dem - proseguiremo a lavorare per il bene di tutta la città».

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