Contro l'invasione di cinghiali in città schierate le gabbie. Il commissario prefettizio ha firmato ieri un’ordinanza con cui dispone la cattura tramite gabbie dei cinghiali che girano indisturbati per vie e piazze e il loro successivo riposizionamento lontano dalle zone urbane. Un provvedimento “urgente a tutela della igiene e salute pubblica”.
“Le segnalazioni pervenute – scrive infatti il commissario - fanno ritenere il problema persistente e che è necessario attivare ogni strumento utile per limitare al massimo la presenza di tali animali”. L’eccessiva moltiplicazione dei cinghiali “è totalmente fuori controllo”. Una situazione che “potrebbe aumentare il rischio di contagio della Peste suina verso gli allevamenti di suini, numerosissimi nella zona del viterbese”.
“I cinghiali saranno catturati da una ditta specializzata sotto la responsabilità e il controllo della polizia locale e della polizia provinciale. Dopodiché gli animali saranno trasferiti in riserva”, spiega Scolamiero al Messaggero.
“Da molto tempo - si legge ancora nell’ordinanza - vengono avvistati, con sempre maggiore frequenza, cinghiali selvatici allo stato brado nelle vie centrali e periferiche del comune di Viterbo, soprattutto nelle aree limitrofe al Parco naturale regionale dell’Arcionello e in alcuni casi all'interno delle pertinenze di abitazioni private”.
L’ordinanza impone inoltre il divieto a chiunque sul territorio urbano, di alimentare i cinghiali “sia direttamente, somministrando il cibo, sia indirettamente, abbandonando sul territorio alimenti e scarti alimentari di qualsiasi tipo”. E “raccomanda a tutti i proprietari e conduttori di terreni o aree confinanti e interne al tessuto urbano, di provvedere alla rimozione di cespugli ed erbe infestanti e di tenere buona manutenzione di siepi e recinzioni, avendo cura di rimuoverne i materiali”.
L’ordinanza sarà in vigore fino al 30 giugno.