Vetrine prese a calci, cestini della spazzatura rovesciati e insegne divelte. E poi ancora urla nel cuore della notte e risse. Le zone più calde: piazza del Sacrario, San Faustino e via Emilio Bianchi «ma nel centro storico – spiega Stefano Achilli, titolare di un ristorante in via San Lorenzo– la situazione è poco più tranquilla». Un problema, quello della sicurezza, che insieme ai residenti (di pochi giorni fa la notizia che uno dei comitati civici cittadini ha chiesto un incontro al nuovo prefetto) sottolineano anche i commercianti. Spiega ancora Achilli: «Succede che gruppi di ragazzi, specie nel fine settimana, non trovino meglio da fare che vandalizzare la città»; autorizzati, in qualche modo, dal controllo più volte invocato e che continua a mancare. «C’è bisogno di misure serie: il centro storico merita più rispetto».
Gli occhi sono tutti puntati al sindaco e alla giunta che usciranno dal ballottaggio di domenica prossima. Da entrambe le candidate sono arrivate dichiarazioni di impegno per il rilancio, la tutela e la sicurezza della zona monumentale. Promesse che sono state rivolte sia alla cittadinanza sia, nello specifico, ad alcuni comitati di quartiere durante una serie di incontri che hanno accompagnato la campagna elettorale.
Se prima poi i punti più caldi erano San Pellegrino e i suoi vicoli (in uno degli ultimi incontri prima del fine della giunta Arena tra i residenti e l’assessore al centro storico Alessia Mancini era stata richiesta l’istallazione di alcune telecamere di sorveglianza), l’allarme degrado e vandalismo ora si è diffuso a macchia d’olio non risparmiando aree come Piazza delle Erbe e Corso Italia come dimostra l’episodio del motorino dato alle fiamme in via Sacchi (traversa del Corso) nella notte tra mercoledì e giovedì. «Le difficoltà che la città sta affrontando sono evidenti – spiega Giuliano Proietti, ristorante Tre Re -. La macchina dei controlli deve iniziare a funzionare meglio»