Centri commerciali, la Confesercenti: «Sbagliato far chiudere i negozi nei weekend»

Centri commerciali, la Confesercenti: «Sbagliato far chiudere i negozi nei weekend»
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 7 Novembre 2020, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 16:10

I chiarimenti per ora non ci sono stati, ma al netto delle gallerie che restano chiuse, nei centri commerciali i supermercati nei festivi e prefestivi sono pronti a lasciare liberi acquisti anche sui generi non alimentari. Salvo adeguarsi in corso d’opera, se avranno indicazioni più definite.

Sabati e domeniche, ecco chi può aprire e chi deve restare chiuso nei centri commerciali

Monta invece la polemica proprio per le attività all’interno della grande distribuzione che oggi e domani non potranno lavorare. Secondo il presidente della Confesercenti, Vincenzo Peparello, si tratta anche di «un discorso si concorrenza», visto che fuori dalle gallerie possono aprire.

Oggi e domani dunque dovranno abbassare la saracinesca le attività del Centro commerciale Tuscia, ad eccezione della tabaccheria, cui l’ultimo dpcm consente di continuare a lavorare. Aperta l’Ipercoop: il sabato dalle 8,30 alle 20 e la domenica dalle 10 alle 20. Tabacchi aperti anche nella galleria dello Spazio Conad, insieme alla parafarmacia. In entrambi i centri, potrebbero non chiudere anche le due attività di ottica, se i rispettivi codici ateco li individuano come presidi sanitari.

Il dubbio restava all’interno di Ipercoop e Conad, poiché la vendita non si limita ai generi alimentari. Alle richieste di chiarimento non è stata però data risposta da parte del ministero, quindi intanto si partirà consentendo l’acquisto anche di libri, cd, articoli per la telefonia e altro. «Ho parlato con i due direttori – dice l’assessore alle attività produttive, Alessia Mancini – e sono già muniti di nastro monitore, assolutamente disposti e pronti a seguire le norme se dovessero nel frattempo arrivare indicazioni più precise».

Nessun problema invece per il mercato del sabato e gli altri, «che si terranno regolarmente: le restrizioni – spiega - valgono solo per quelli al chiuso».

Contraria al provvedimento del governo sulle attività all’interno dei centri commerciali è la Confesercenti. «Ci sembra assurdo – dice Peparello vietare di lavorare il sabato e la domenica. Sono negozi di vicinato a tutti gli effetti e pagano l’affitto. C’è anche un discorso di concorrenza con chi invece può restare aperto». Insomma, «non è giusto che una piccola impresa debba chiudere solo perché è all’interno di un centro commerciale».

Secondo Peparello, sono molte le attività già duramente colpite dal primo lockdown, che ora rischiano seriamente di chiudere per sempre. E a proposito di mercato, «riportiamolo nel centro storico, magari anche non nel parcheggio al Sacrario – conclude Peparello - che comunque per i turisti è a pagamento e resta vuoto».

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