Casa a Viterbo e provincia, quotazioni in rialzo: corrono i costi degli affitti

Casa a Viterbo e provincia, quotazioni in rialzo: corrono i costi degli affitti
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Martedì 17 Gennaio 2023, 11:34 - Ultimo aggiornamento: 22:28

La domanda in aumento spinge in alto i prezzi del mercato immobiliare: affitti al top dal 2015, in lenta ripresa anche il costo degli immobili in vendita al massimo da quattro anni. A dicembre il prezzo al metro quadro per uno stabile in affitto ha toccato una media di 7,08 euro (nella statistica sono comprese anche le frazioni più popolose di Bagnaia, San Martino e Grotte Santo Stefano) in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e dell'8% sul 2020, con picchi del +12,5% nella zona Tuscanese.

Per gli immobili in vendita, che dal 2015 hanno subito un tonfo di quasi il 30%, la percentuale di crescita annuale è di poco superiore e sfiora il 6%. L'aumento della richiesta ha innescato un altro fenomeno: la penuria di case, tendenza che la Tuscia non conosce per la prima volta sperimentata (e anticipata) dai comuni del litorale negli ultimi due anni ed un boom dei prezzi registrato soprattutto a Montalto di Castro.

«Negli ultimi mesi c'è stato un vero e proprio exploit - spiega Marco Mecocci, affiliato Tecnocasa con tre agenzie - e la dimostrazione è che a oggi risultano pochissimi immobili in locazione sulla città di Viterbo. La richiesta così elevata di affitti ha portato i prezzi a salire notevolmente rispetto all'ultimo triennio, Il mercato non smette di dare segni di dinamismo».

Un boom partito nell'estate del 2020, subito dopo la fine del primo lockdown, quando sono iniziate a mutare le richieste dei clienti nella lista dei quali sono entrate esigenze di uno spazio verde, di camere più spaziose e una metratura più alta.

Tendenza confermata nel 2021 «con 1100 compravendite chiuse nella agenzie di Viterbo città», e dati in aumento anche nell'anno che si è appena concluso. Spiega Mecocci: «siamo in attesa dei dati definitivi ma credo che il numero di transazioni sia ancora più in espansione».

L'aumento del costo del denaro che in maniera progressiva è stato adottato dalla Banca Centrale europea come strumento di contrasto alla bomba inflazionistica scoppiata prima dell'estate, e il conseguente aumento dei tassi di interesse suoi mutui bancari, non ha avuto quell'effetto depressivo (comunque atteso nei prossimi mesi) che ci si sarebbe aspettati. «L'ultimo trimestre immobiliare ha mantenuto le aspettative ed è stato coerentemente in linea con i precedenti del 2022», continua Mecocci.

A sostenere il mercato immobiliare (almeno per il primo semestre del 2023 le previsioni danno prezzi in crescita sia per affitti che per compravendite) «i vari bonus messi in piedi dal governo»; dal 110% alle agevolazione prima casa per gli under 36, destinata a chi non supera il limite anagrafico, alle coppie con almeno uno dei due sotto i 35, alle famiglie mono-genitoriali con figli minori, a chi abita in case popolari e a tutti coloro che hanno un Isee non superiore ai 40 mila euro, confermato anche per l'anno in corso.
 

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