Pestaggi a Mammagialla, il Tribunale di Perugia ordina indagini sulla Procura viterbese

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Sabato 28 Maggio 2022, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 18:30

Pestaggi a Mammagialla e guai per la Procura di Viterbo. Il gip del Tribunale di Perugia, competente in casi che riguardano togati, ordina al pm di aprire un fascicolo per rifiuto di atti d’ufficio e chiede indagini per identificare l’autore del reato. Un magistrato che non avrebbe esercitato l’azione penale, nonostante ci fossero indizi chiari.

Morte di Hassan, la parte civile: «La Procura generale sta indagando per il reato di tortura»

L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia arriva come un terremoto e mette tutti sotto la lente. La vicenda nasce con il caso del ventenne egiziano Hassan Sharaf morto suicida nel carcere viterbese. Caso per cui la procura generale ha avocato il caso, togliendolo di fatto ai magistrati viterbesi. Dopo una serie di richieste di archiviazioni e udienze spostate fino al 2024. Caso per cui al momento è in corso un’indagine per tortura.

A causa di questa vicenda il pm Franco Pacifici, titolare del fascicolo, è stato indagato per non aver esercitato l’azione penale. Il gip ha archiviato la posizione del pm affermando che «sia nella conduzione delle indagini che nella fase della redazione dell’atto conclusivo con cui è stata richiesta l’archiviazione non si ravvisa alcuna condotta che possa presentare rilevanza penale. E le indagini si sono svolte approfonditamente». Ma se la posizione del sostituto procuratore Franco Pacifi può essere archiviata, lo stesso non può dirsi di altri uffici della Procura.

«Va constatato - afferma il gip Valerio D’Andria nell’ordinanza - che dalla denuncia e dai documenti presentati dai familiari di Hassan - si ricavano elementi che giustificano un ulteriore approfondimento di indagine con riferimento ad altre ipotesi di reato».

Nella denuncia presentata dagli avvocati Giacomo Barelli e Michele Andreano, infatti, si fa riferimento a plurimi pestaggi che sarebbero stati subiti nel tempo da Hassan (fatti diversi da quelli per i quali è stata avviata azione penale) e da altri detenuti che risulterebbero portati all’attenzione da garante per i detenuti del Lazio, Stefano Anastasia.

Sarebbero 8 i casi accertati. In tutti i detenuti riferiscono di aver subito pestaggi da agenti della penitenziaria. Tra gli atti presentati anche le deposizioni dei ristretti in carcere e lo stesso garante che dichiara di aver visto le lesioni. Secondo il gip davanti a tali dichiarazioni la Procura avrebbe dovuto agire: «Si sarebbe dovuto compiere senza ritardo». Per questa ragione ha ordinato al pm di avviare un fascicolo relativo all’omessa apertura nella Procura di Viterbo di un procedimento penale, su quanto rappresentato nell’esposto del garante dei detenuti e per identificare il pubblico ufficiale.

Tra gli approfondimenti ordinati dal Tribunale di Perugia anche quello relativo alla decisione, del gip di Viterbo, di fissare l’udienza di opposizione all’archiviazione del caso di Hassan al 13 marzo 2024.

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