Carcere di Viterbo, detenuto rifiuta il ricovero in ospedale e muore in cella

Mammagialla
di Maria Letizia Riganelli
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Giovedì 18 Febbraio 2021, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 20:02

Detenuto rifiuta ricovero e muore in cella. Tragedia a Mammagialla. Lunedì un quarantenne, trasferito solo da dieci giorni nel penitenziario viterbese, è deceduto in seguito a un malore. L’uomo era arrivato nella casa circondariale il 6 febbraio da Rieti. Da quanto appreso le sue condizioni di salute sarebbero state già gravi.

L’uomo soffriva di diverse patologie, sarebbe stato iperteso e diabetico. Ad aggravare la situazione l’obesità. Il detenuto sarebbe infatti stato affetto anche da questa patologia in maniera acuta. Una situazione compromessa aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti. L’uomo ha un primo malore l’11 febbraio scorso. E viene immediatamente portato all’ospedale di Belcolle.

Qui i medici dopo un’approfondita visita gli prescrivono una cura adeguata anche con somministrazione di metadone. Torna a Mammagialla ma la situazione non migliora. L’uomo sta male e domenica 14 febbraio torna con il 118 in ospedale. I medici del pronto soccorso decidono per un ricovero. La situazione era critica.
Il detenuto però rifiuta il ricovero e una volta tornato in carcere, rifiuta anche di restare in infermeria.

Dove avrebbe potuto essere tenuto ancor di più sotto sorveglianza medica.

I due rifiuti categorici portano il detenuto di nuovo nella sua cella. Il personale in servizio però continua a monitorarlo costantemente.  Un monitoraggio che non ha però lasciato scampo al decesso. Nemmeno due giorni dopo, intorno alle 13 del 16 febbraio scorso, il quarantenne è stato trovato morto nella sezione comune del carcere di Viterbo. A niente sarebbero valsi i tentativi di rianimarlo per tentare un disperato ritorno al pronto soccorso di Belcolle.

I medici intervenuto hanno solo potuto costatare il decesso.

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