Lucifero si ferma nella città dei Papi. Viterbo oggi e domani è tra le 15 città più calde della penisola, quelle da bollino rosso. E proprio davanti al palazzo del primo conclave – ma anche in vari altri punti del centro storico – ad attenderlo c’è la protezione civile. Già da martedì sono impegnati nella distribuzione di bottigliette d’acqua e andranno avanti almeno fino a domenica. «In tutto sono circa 5 mila, ma se serviranno ne prenderemo ancora», assicura il consigliere delegato, Antonio Scardozzi.
Dare un po’ di sollievo ai turisti che in questi giorni hanno scelto di visitare i luoghi simbolo di Viterbo: questo lo scopo della protezione civile. Ma non solo. «Viterbo è bollino rosso – dice Scardozzi – e noi ci siamo organizzati: stiamo distribuendo acqua in tutta la città». Queste le postazioni: piazza San Lorenzo, piazza del Plebiscito, Sacrario e Villa Lante. «Siamo operativi già da alcuni giorni, oltre a questo però provvediamo anche ad altro, come annaffiare le piante che si stanno seccando in via Garbini, piazzale Einaudi e piazza del Plebiscito».
In campo due gruppi di protezione civile: quello comunale e Tuscia Viterbo. Sono coordinati rispettivamente da Paolo Riccitelli e Roberto Tisbi. «Abbiamo appena acquistato ulteriori bottigliette da mezzo litro da dare a chi ne ha bisogno.
All’occorrenza, ai turisti danno anche qualche informazione. «Continueremo sicuramente fino a sabato, come indicato sulla nuova app della protezione civile. Anche se sin tratta di un’emergenza ministeriale: quelle regionali entrano nell’app automaticamente, questa abbiamo dovuto inserirla a mano».
Le squadre sparse sul territorio sono formate da due persone l’una. «Abbiamo tre bancali di acqua, di cui la metà è stato già dato via. Ma se dovessero finire o se si dovesse proseguire anche all’inizio della prossima settimana, ne prenderemo ancora. Il caldo dopo questo fine settimana dovrebbe comunque calare: il picco è oggi. In tutto sono circa 5 mila bottigliette. E’ un servizio per i turisti – conclude il consigliere delegato alla protezione civile - ma naturalmente anche per la popolazione».