Casus belli l’affidamento all’ingegnere dell’Ater dell’incarico di coordinatore della sicurezza per i lavori d’ampliamento di una scuola media a Soriano nel Cimino. Un incarico esterno e retribuito di cui l’ex assessore non avrebbe dato alcun conto all’azienda pubblica. Salvo poi ammettere dicendo, secondo Gigli, il falso.
Dal canto suo Birindelli - che a giorni potrebbe essere rinviata a giudizio dal Massimiliano Siddi nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta “macchina del fango” orchestrata con il giornalista Paolo Gianlorenzo ai danni di Francesco Battistoni - s’era affrettata a bollare come strumentale e pretestuosa la mossa di Gigli. Che lei stessa mesi prima aveva denunciato per mobbing, minacce, violenza privata e abuso d’ufficio.
Insomma, Angela sostiene di essere in qualche modo perseguitata e presa di mira da Ugo, inamovibile guida dell’ex Istituto case popolari. E di esserne stata diffamata proprio in relazione alla consulenza. E ieri tutto questo andata a metterlo nero su bianco di fronte a Petroselli. Insomma, per Birindelli non c’ tregua sul fronte giudiziario. Lei che, lasci le deleghe nel settembre del 2012, per tornare al suo lavoro (Perch io, a differenza d’altri, un lavoro a cui tornare ce l’ho, disse), da otto mesi in malattia. E il duello continua.
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