«Non basta un like per essere felici». Il Comune lancia i laboratori di educazione emotiva per bambini

«Non basta un like per essere felici». Il Comune lancia i laboratori di educazione emotiva per bambini
di Simone Lupino
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Lunedì 23 Gennaio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 16:25

Non basta un "like" per essere felici. Il Comune di Viterbo organizzerà nelle scuole laboratori di educazione emotiva per bambini. L'annuncio dell'assessore Alfonso Antoniozzi in occasione del passaggio nel capoluogo della “Carovana pedagogica”, iniziativa promossa da Arci in 11 città italiane contro gli stereotipi sociali. A Viterbo una mostra di 4 giorni al foyer dell'Unione, che si è conclusa ieri.

“Stiamo lavorando su un progetto che prevede laboratori di educazione emotiva destinati alle scuole – ha rivelato l’assessore –. Abbiamo già informato tutti i dirigenti scolastici. Dopo la pandemia, in un periodo in cui l’interazione sociale è stata affidata a un mezzo tecnologico - Facebook, Instagram o TikTok - e comunque a dei media in cui ci si presenta sempre molto patinati e perfetti perché ci piace avere dei like, è fondamentale tornare a insegnare ai bambini, ma anche agli adulti, a riconoscere le proprie emozioni, a farle proprie, a comprendere che nessuna emozione è cattiva di per sé se si impara a riconoscerla e se ne possiamo parlare". 

In attesa di capire come si articoleranno i laboratori di educazione emotiva, Antoniozzi ha ringraziato Arci per il lavoro che sta portando avanti con il progetto Ceet (acronimo di cultura, educazione, empowerment, territorio) contro la povertà educativa minorile.

Iniziativa di cui la “Carovana educativa” è vetrina e "che insieme a quella del Comune può contribuire a formare essere umani felici".

“Tramite Creet - ha spiegato Marco Trulli, presidente di Arci Viterbo - riusciamo a dare ad alcuni studenti dell’istituto Fantappié e a famiglie che magari fanno fatica o hanno ostacoli di varia natura per accedere agli spettacoli teatrali, un tot di biglietti gratuiti, previa partecipazione a laboratori di educazione visiva”. Trenta circa a evento, ha aggiunto Andrea Maurizi dell’Associazione teatrale tra i comuni del Lazio (Atcl). “Alla fine inoltre verrà fornito a un gruppo di cento ragazzi un carnet da cento euro che potranno utilizzare in futuro per vedere qualsiasi spettacolo vorranno qui all’Unione”.

E ancora, “il progetto finanzierà delle migliorie al teatro destinate ad aiutare la fruizione degli spettacoli da parte dei bambini, migliorie che verranno decise dai bambini stessi”. Antoniozzi ha ringraziato Arci e Atcl, spiegando inoltre che “la scelta di ospitare questa iniziativa in teatro permette ai bambini e agli adulti di sentire i luoghi della cultura in città come propri”.

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