Un aumento di almeno il 50%. Anche nelle farmacie del Viterbese, come da previsioni, con l’obbligo del green pass per tutti i lavoratori dal 15 ottobre è scattato l’assalto ai tamponi rapidi. Per gli irriducibili contrari al vaccino, quella dell’antigenico in farmacia è infatti la soluzione migliore sia perché il costo calmierato è di 15 euro sia perché i risultati arrivano in una ventina di minuti.
“L’afflusso maggiore lo abbiamo registrato sabato quando abbiamo effettuato 40 test. Sino ad allora il nostro record arrivava a una trentina. Le richieste – spiegano da Filoscia al Carmine – sono continue tra chi si prenota e chi viene direttamente qui, facendo la fila”. L’identikit degli utenti? “Molti insegnanti e militari convinti che il vaccino non si debba fare. Alcuni – continuano – ne fanno una forma di protesta, altri temono che i farmaci contengano chissà quali sostanze con effetti imprevedibili, finanche la morte”.
Anche da Fortini, la farmacia in via Cairoli che ha iniziato giovedì sera a offrire il servizio, numeri imponenti. “Abbiamo fatto un centinaio di tamponi in un giorno”, rivela la titolare.
Tamponi a prezzi calmierati nel capoluogo vengono effettuati per ora in 5 farmacie: oltre alla Filoscia e alla Fortini, la Rossi in Largo Africa, la Caprio&Rossi in via Madre Teresa di Calcutta e la Terracina al Pilastro. In provincia, invece, l’offerta è spalmata su diversi comuni.
Intanto, complice l’aumento dei tamponi, continua a crescere anche la curva epidemica. Ieri 19 nuovi casi, tra i quali 5 minori (compreso un bimbo di un anno a Montefiascone) e un solo guarito. Un anno fa, però, i dati erano ben peggiori: il 18 ottobre del 2020 i nuovi positivi erano stati 114, un decesso e il totale dei casi era di 676. Oggi siamo a 213 casi, dei quali 10 ricoverati.