Appalto rifiuti, 18 milioni di euro spesi in proroga. Barelli: «Ma si può fare senza una gara?»

Appalto rifiuti, 18 milioni di euro spesi in proroga. Barelli: «Ma si può fare senza una gara?»
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 3 Giugno 2020, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 15:29
«A settembre saranno 18 milioni di euro di soldi pubblici spesi in assenza di gara. Non sappiamo nemmeno se l'appalto ponte sia attivo o meno, ma gli effetti negativi già si vedono». Il riferimento del capogruppo di Forza civica, Giacomo Barelli, è alla decisione della spa Viterbo ambiente di non distribuire più i sacchi della raccolta differenziata, in quanto non previsti nel nuovo bando.

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Barelli mette sul piatto domande che per avere risposta dovranno attendere. «Leggo sul Messaggero - dice - i primi effetti dell'appalto ponte. I risultati sotto gli occhi di tutti: la città è sporca e in tanti si lamentano. Poi sembrerebbe che il servizio è peggiore di prima, visto che non danno neanche i sacchetti». I quesiti per il sindaco Giovanni Arena? «Sono facili facili: è stato firmato il nuovo contratto? Se non ancora, perché? E quando hanno intenzione di fare l'appalto definitivo? Qui stiamo assistendo a cose di una gravità assoluta, sconcertante dal punto di vista economico. Noi l'esposto ad Anac, Corte dei Conti e Procura lo abbiamo fatto, ma il tema merita attenzione anche da parte del consiglio comunale».

Secondo Barelli la situazione inizia a essere complessa. «Quali sono le clausole dell'appalto ponte? Cosa stia facendo questa amministrazione sui rifiuti lo dobbiamo ancora capire. In questi due anni di proroga il consiglio comunale non è stato informato». L'ultima notizia risale a dicembre scorso, con l'aggiudicazione da parte di Viterbo Ambiente, cui avrebbero dovuto seguire delle verifiche, prima della firma del contratto.

«Se non è stato ancora firmato, Viterbo ambiente già lo applica non consegnando i sacchetti? Intanto si vedono già gli effetti negativi e il Comune deve rispondere, perché parliamo di una montagna di soldi pubblici. Sono domande che avremmo voluto fare in consiglio domani, ma è stato rinviato. Speriamo che qualcuno approfondisca», conclude Berelli.
 
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