Amministratori minacciati, allerta anche nella Tuscia. Otto casi in un anno

Amministratori minacciati, allerta anche nella Tuscia. Otto casi in un anno
di Simone Lupino
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Sabato 9 Luglio 2022, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 15:47

Otto casi di intimidazioni e minacce in un anno. Fare il sindaco, il consigliere comunale o semplicemente lavorare per un ente locale può essere complicato anche in una provincia relativamente tranquilla – o all’apparenza tale - come quella di Viterbo. E’ quanto rivela l’associazione Avviso pubblico nell’ultima edizione del rapporto “Amministratori sotto tiro”, presentata giovedì in una videoconferenza che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. “Gli atti intimidatori contro gli amministratori locali sono la negazione dei principi democratici”, ha detto il ministro.


Nel 2021, anno a cui si riferisce lo studio, sono stati due i Comuni colpiti nella Tuscia: Tarquinia e Sutri. E otto, come detto, gli episodi incriminati. Un dato, nel Lazio, inferiore solo a quello della provincia di Roma, dove invece sono emersi 13 casi riferiti a sette comuni (oltre alla capitale, Anzio, Ardea, Ariccia, Capena, Fiano Romano, Nettuno). Dietro il Viterbese si inserisce la provincia di Latina: cinque atti intimidatori tra il capoluogo di provincia pontino, Minturno e Terracina. Mentre non risultano fatti particolari né a Rieti né a Frosinone.
All’interno del rapporto, l’Alto Lazio è citato due volte.

Uno degli eventi che lo riguardano è stato inserito infatti tra i “casi simbolo” a livello nazionale. E’ quello che si è verificato il 24 giugno ai danni di un funzionario del Comune di Tarquinia.

Così vengono ricostruiti i fatti: “Prima la lettera, poi una scatola di scarpe nastrata hanno allarmato una dirigente comunale all’Urbanistica. La missiva era fitta di minacce esplicite alla persona e i suoi familiari. La scatola delle scarpe è stata presa in consegna dagli uomini del locale commissariato di polizia che, una volta aperto con le cautele del caso, hanno rinvenuto un ordigno rudimentale che conteneva una bottiglia, una miccia e della polvere da sparo”. Per questo vicenda, furono individuate e denunciate due persone dalla polizia.


Sempre a Tarquinia – raccontano le cronache - fu recapitato un pacco contenente un topo morto al sindaco Giulivi. Mentre a Sutri furono presi di mira con lettere minatorie il sindaco Sgarbi e i membri della sua Giunta. Episodi sempre denunciati dal critico d’arte. Una intimidazione ogni 20 ore, è questo invece il dato nazionale. “Nel 2021, sono 438 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza (-6% rispetto al 2020, quando furono 465) rivolti nel corso dell’anno contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali, dipendenti della pubblica amministrazione".

Censiti atti intimidatori in tutte le regioni d’Italia, ad eccezione della Valle d’Aosta. Continua a crescere l’incidenza dei casi al Centro-Nord, giunta nel 2021 al 45,5% del totale.

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