«A noi ambulanti non rispondono»: i commercianti contro sindaca e giunta di Viterbo

«A noi ambulanti non rispondono»: i commercianti contro sindaca e giunta di Viterbo
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Martedì 10 Gennaio 2023, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 16:36

«Sordi davanti a ogni richiesta di dialogo. Se sindaca e giunta hanno deciso di affossare il commercio ambulante devono solo dirlo». Il duro attacco del presidente di Anva (associazione nazionale venditori ambulanti) Confesercenti, Alessandro Gregori, arriva quando non si è ancora spenta la polemica per la cancellazione del mercatino di Natale, che ha messo fine a una tradizione trentennale. Uno stop che aveva provocato le proteste di 18 imprese, rimaste senza incassi di Natale, e lasciato un grigio vuoto al Sacrario, diventato simbolo del flop del primo Natale della nuova amministrazione.

«Sono mesi che aspettiamo di sederci ad un tavolo per portare, insieme alle richieste, il nostro contributo di idee continua Gregori - ma da Palazzo dei Priori non è mai arrivato un messaggio, una chiamata, niente di niente.

Non c'è stata alcuna volontà di convocare le associazioni di categoria». Un fatto che Gregori non esita a definire «molto grave, sintomatico della poca considerazione in cui è tenuto il settore e di una certa arroganza da parte di chi amministra la città».

Quello tra la sindaca Frontini e gli ambulanti è, del resto, un amore mai nato, tramontato subito dopo il corteggiamento elettorale; quando è stato chiaro che le promesse nelle piazze si stavano trasformando in chimere. Tra tutte, quella del ritorno del mercato settimanale al Sacrario, in cima alla lista dei desideri degli ambulanti che speravano di lasciare il Carmine in pochi mesi. Le difficoltà che fuori le mura hanno (e stanno) incontrando i commercianti erano già state oggetto di dibattito prima delle elezioni. Da parte della sindaca erano arrivate proposte per diverse location, sempre dentro le mura, e rassicurazioni: l'ultima lo scorso novembre, quando lo spostamento del mercatino di Natale a via Marconi era stato presentato come un test per una nuova casa per il mercato. Intenzioni, ipotesi «ma nient'altro perché nella sostanza è ancora tutto fermo».

E i problemi non sono tutti qui. Per quanto fondamentale la questione del mercato settimanale (gli ambulanti si erano detti disponibili a un confronto senza paletti, pur puntando sul parcheggio del Sacrario come soluzione migliore) non è la sola che preoccupa Anvai. «Le concessioni per le fiere dell'Annunziata e di Santa Rosa sono in scadenza spiega Gregori - e vanno rinnovate entro l'anno. Un provvedimento che andava fatto già lo scorso giugno, perché le aziende hanno bisogno di programmare».

Ipotesi di spesa e di entrate che, per il comparto ambulante, è diventata ancora più imprescindibile dopo la stagione del Covid e la sfilza di rincari che ha diminuito la spesa media delle famiglie.
 

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