Elezioni Viterbo, al via lo spoglio
L'affluenza si ferma al 50,79%

Elezioni Viterbo, al via lo spoglio L'affluenza si ferma al 50,79%
di Giuseppe Ferlicca
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Sabato 8 Giugno 2013, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 15:30

VITERBO - Al via lo spoglio per eleggere il sindaco di Viterbo. L'affluenza si dunque fermata al 50,79%. Ben diciasette punti in meno rispetto al primo turno.

Affluenza sempre pi in calo. Il primo giorno del ballottaggio fotografa una spaventosa fuga dalle urne: alle 22 ha votato il 33,65%. Quindi si registra un meno 12 per cento (45,76%) in confronto a due settimane fa.

Alle 19 ha votato il 24,93%, ben l' 11% in meno rispetto al primo turno. Se si confronta poi l'astensione di questo ballottaggio con quella del 2008 il dato impressionante: cinque anni fa alle 19 si presentarono ai seggi il 36,92% degli aventi diritto. Il trend dunque rimane invariato.

Alle 12 l'affluenza stata dell'8,4%. Al primo turno, invece, si era attestata sull'11,11%.


La sfida è tra il candidato del centrosinistra, Leonardo Michelini, e quello di centrodestra, l'uscente Giulio Marini. Si è votato domenica dalle 8 alle 22 e oggi dalle 7 alle 15, poi iniziano le operazioni di scrutinio.

Sono 53,401 gli aventi diritto. Al primo turno sono andati ai seggi solo in 35,979, ovvero il 67,3 per cento. Michelini è sostenuto dalla sua lista civica Oltre le Mura, da Partito democratico, Lista Civica dei diritti e Sel – Bene comune. Per il ballottaggio si è alleato anche con Viva Viterbo di Filippo Rossi e Viterbo 2020 e Rotta Comune di Chiara Frontini, ma trattandosi solo d'alleanze, i simboli delle tre liste civiche non figurano nella scheda elettorale.

Giulio Marini invece ha optato per gli apparentamenti e quindi, a Pdl, Fratelli d'Italia, Ego sum leo e Civica per Viterbo con lui fin dal primo turno, si sono aggiunti FondAzione di Gianmaria Santucci, La Destra di Andrea Scaramuccia, Fiamma Tricolore – Destra Sociale del candidato sindaco Giovanni Adami e La Mia Tuscia di Renzo Poleggi. Possono votare tutti gli aventi diritto, indipendentemente dal fatto che si siano espressi o meno al primo turno.