Caos Talete, in commissione gli aumenti e l'indagine della Corte dei Conti. I dubbi dell'opposizione

Il presidente della società Andrea Bossola
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 18 Dicembre 2020, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 14:20

Talete, dopo l’indagine della Corte dei Conti stamattina in 5° commissione approda il bubbone esploso sull’acqua. E ci sarà anche il presidente della società Andrea Bossola. Forza Italia punta a un aumento delle tariffe con l’appoggio del consiglio, tira in ballo la Regione e difende gli amministratori oggetto dell’inchiesta, il Pd ribalta la questione e chiede che sia il sindaco Giovanni Arena a riferire sullo stato di salute della società, mentre Viterbo 2020 bolla il ritocco come uno schiaffo prenatalizio.

Tra i berluscones il capogruppo Giulio Marini vede così l’operato della Corte dei Conti: «Andiamo a colpire gente di buona volontà – dice - che ha cercato di mantenere in vita con tutti i mezzi un soggetto che si sapeva avesse difficoltà. Per la sopravvivenza della Talete hanno messo il proprio corpo davanti alle possibili responsabilità». Per il resto bussa a Roma. «A prescindere dal colore politico, perché il comportamento è stato unanime, sull’acqua la Regione ha avuto una forte distrazione e messo in difficoltà sia gli amministratori, sia la società. Oggi è l’unica istituzione a poter risolvere il problema». L’aumento delle bollette? «E’ inevitabile in una situazione come questa».

Non per Chiara Frontini: «L’aumento non è un atto dovuto. Lo sono una gestione efficiente della società, con una ristrutturazione dei costi e un management all’altezza, e l’uscita della politica dalla gestione di Talete: chi ha procurato i danni non può essere chi li risolve.

Ci dicono di aumentare le tariffe di un bene essenziale per coprire i costi di una società al collasso a causa dei danni che politica ha prodotto, direttamente o indirettamente con la nomina degli amministratori? Con che coraggio il sindaco chiede il voto sull’aumento in un momento di crisi, solo perché lo hanno deciso i vertici di partito? Sarebbe uno schiaffo di Natale che i viterbesi non meritano». La Corte dei Conti? «Non essendo mai stati coinvolti nelle logiche spartitorie che sembrano essere il peccato originale della fallimentare gestione, analizzeremo le carte con la massima attenzione».

E il Pd? Alvaro Ricci fa notare un particolare: Il Messaggero ha dato notizia dell’indagine il 4, su queste colonne il sindaco ha rivelato di aver scritto alla Talete il 3, pur affermando di non sapere direttamente nulla sulle mosse della Corte dei Conti. «Ci ha incuriosito la tempistica e anche gli argomenti – spiega - che coincidono con quelli anticipati dal quotidiano. Ma ci interessa capire se le ipotesi che si leggono sono fondate e che riflesso economico possono avere sul Comune». Prima di parlare di aumenti «è indispensabile conoscere i numeri della società e il piano di rilancio. Dall’ultimo consiglio con l’ex presidente Parlato di un paio di anni fa cosa è successo? Arena vuole sentire il consiglio sugli aumenti? Siamo noi a voler sentire lui».

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