Le piscine? Vietato riempirle. Orti e giardini? Non si possono irrigare. Le auto? Restino preda della polvere. Come ogni estate, diversi sindaci del Viterbese sono alle prese con l’acqua che rischia di diventare insufficiente per gli usi primari perché molti la utilizzano in modo improprio. Talete, la società del servizio idrico integrato, ha già scritto ai Comuni invitandoli ad emanare ordinanze ad hoc.
Tra i primi, una ventina di giorni fa, il sindaco di Viterbo Giovanni Arena ha firmato un provvedimento valido fino al 30 ottobre in cui ribadisce: “L’utilizzo dell’acqua potabile è vietato per qualunque uso ludico o che non sia quello del servizio personale, per irrigazione o simili di orti e giardini, per riempimento di ogni tipo di piscina mobile o da giardino”. Consentito, invece, l’uso per “i normali, ammessi, usi domestici e sanitari, ovvero, per tutte le attività regolarmente autorizzate che necessitino dell’uso di acqua potabile, compresi i servizi pubblici d’igiene e di decoro urbano”. Il primo cittadino ha anche avvertito che i controlli si faranno: saranno la polizia locale, l’ufficio tecnico comunale e il personale di Talete a vigilare. Per i trasgressori prevista una multa fino a un massimo di 500 euro.
Decisione simile è stata adottata a Soriano nel Cimino. L’ordinanza sottolinea che “anche nei casi di accertati eccessivi consumi di acqua potabile per usi domestici il Comune si riserva di procedere alla rescissione del contratto di erogazione dell’acqua”.
A Lubriano il primo cittadino Valentino Gasparri si rivolge direttamente via social ai suoi concittadini: “Mi segnalano di nuovo cali di portata del pubblico acquedotto nella zona Camporena (Cigliano), Santa Caterina, ad orari precisi e cadenzati. Mentre in altri momenti la pressione delle tubature è anche troppo elevata. Ricordo a chi sta causando questo disservizio che verranno fatti controlli a sorpresa per verificare se esistono tubazioni e prelievi prima del contatore”.
Intanto, dai monitoraggi di Talete, emerge che per ora i livelli delle sorgenti reggono. Rispetto allo storico, il valore delle piogge a giugno è inferiore del 5,75%: dato che si rifletterà sui livelli delle falde tra fine agosto e settembre. Per questo, la società ribadisce l’appello ai cittadini per un uso razionale della risorsa idrica.