Viterbo e il 25 Aprile, per il sindaco i consiglieri possono andare, per il prefetto no. «Ma noi ci saremo»

Viterbo e il 25 Aprile, per il sindaco i consiglieri possono andare, per il prefetto no. «Ma noi ci saremo»
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 24 Aprile 2020, 17:34 - Ultimo aggiornamento: 17:48

No per il ministero dell’Interno, no per la Prefettura, sì per il sindaco. Consiglieri comunali a celebrare la Liberazione? Divergenze istituzionali: ognuno dice la sua. Chi può andare e chi no. E così domani potrebbe succedere di tutto. Il 25 aprile 2020 sarebbe stato già anomalo di suo, ma negli ultimi giorni si sono aggiunti una serie di interventi che lo potrebbero rendere ancora più particolare.

C’è una circolare del ministero dell’Interno in base alla quale può essere presente alla celebrazione solo l’autorità deponente la corona al Monumento dei caduti, insieme alle associazioni partigiane e combattentistiche, pur rimanendo in essere la necessità di distanziamento e di evitare assembramenti. Tanto che si suggerisce di procedere con intese tra le associazioni per individuare un’unica rappresentanza. E comunque non devono essere coinvolte altre autorità, civili o militari. Ergo, niente consiglieri comunali. Stessi concetti riportati nella lettera del prefetto Giovanni Bruno, praticamente un copia e incolla delle indicazioni del ministero.

Nel frattempo il sindaco Giovanni Arena, in un’intervista a un sito di informazione locale, apre alla possibilità di partecipazione da parte dei consiglieri alla celebrazione. Da qui le reazioni. Massimo Erbetti (M5S): «Io ci sarò». Francesco Serra (Viterbo dei cittadini): «Andrò anch’io». Giacomo Barelli (Forza civica): «Sarò presente».

Resta da vedere se varrà più la parola del sindaco o le circolari di ministero e prefettura.
 

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