25 aprile, a Viterbo il prefetto frena la cerimonia. L'Anpi disobbedisce

25 aprile, a Viterbo il prefetto frena la cerimonia. L'Anpi disobbedisce
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 23 Aprile 2020, 10:43
La corona ai caduti potrà essere messa alla presenza «della sola autorità deponente, evitando il coinvolgimento di altre autorità o formazioni militari».

La circolare sul 25 aprile inviata dal prefetto Giovanni Bruno ha mandato tutti in tilt. Tanto che il presidente dell’Anpi Enrico Mezzetti e il capogruppo di Viterbo dei cittadini Francesco Serra chiedono un passo indietro.

I destinatari sono sindaci, presidenti della Provincia e delle Comunità montane e dirigenti, cui spetta adeguarsi. Tutto nasce da un’altra circolare, quella del sottosegretario Fraccaro, su cui c’è stata la sollevazione dell’Anpi a livello nazionale. La presidenza del consiglio dei ministri ha quindi specificato che «le associazioni partigiane e combattentistiche potranno quindi partecipare alle celebrazioni per il 75° anniversario della Liberazione, naturalmente in forme compatibili con l’attuale situazione di emergenza».

Ora si attende la rettifica di Bruno. «Non c’è dubbio che l’Anpi, compatibilmente con le limitazioni imposte dal Covid19 – dice Mezzetti - sarà presente alle celebrazioni. C’è da auspicare che il prefetto corregga nel rispetto di quella precisazione. Mi aspetto che intervenga, perché ci sono state modifiche a un livello superiore. Abbiamo diritto di partecipare». Il che non vale solo per l’Anpi, «ma anche per i consiglieri comunali». Quindi ricorda il flash mob del 25 alle 15 per cantare Bella ciao ed esporre il tricolore sul proprio balcone.

Anche Serra aspetta un contrordine. «Conterei di andare come ho fatto tutti i 25 aprile degli ultimi anni – spiega - ma il prefetto ci ha bloccato sul nascere. Tramite il presidente del consiglio stiamo ora verificando se c’è la possibilità di partecipare», proprio alla luce dell’intervento del governo. «Si dice che la presenza deve essere limitata, non che sia impossibile. Al massimo – conclude Serra – potrebbero andare solo i capigruppo, ma limitare tutto al sindaco mi pare eccessivo. Vediamo, essendo sollecitato, se il prefetto consentirà di partecipare».
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