Viola l'isolamento per portare la figlia sintomatica a scuola: denunciata per epidemia colposa

La scuola media di Nepi
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Venerdì 20 Novembre 2020, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 10:47

Rsa e case di riposo si confermano luoghi in cui il Covid-19 si accanisce. Ieri, dei 5 morti, uno (84 anni) era ospite di Villa Serena a Montefiascone e un’altra, 85enne, viveva dentro la Myosothis di Bomarzo. Entrambe le strutture erano state colpite dal virus anche nelle scorse settimane. Gli altri tre decessi riguardano un viterbese di 100 anni, un 84enne di Onano e un 62enne di Monterosi.  Nel capoluogo, ieri il sindaco Giovanni Arena ha avuto una riunione da remoto con i direttori delle quattro case di riposo, ovvero Villa Noemi, Villa Fiorentina, Domus e Giovanni XXIII. Eccetto Villa Fiorentina, che nei giorni scorsi ha registrato contagi tra gli ospiti, le altre tre "non destano alcun tipo di preoccupazione", assicura. Dalle strutture per anziani arrivano anche altre buone notizie: dei 15 cittadini di Farnese guariti ieri, 12 sono ospiti della casa di riposo San Francesco (nelle scorse settimane qui erano decedute due persone).

Polemiche, intanto a Nepi. Nella cittadina il sindaco Franco Vita denuncia quello che definisce “un fatto deplorevole”: “Un genitore che si trovava in isolamento domiciliare, quindi non poteva uscire da casa, ha accompagnato la figlia a scuola. Ma, fatto ancora più grave, addirittura la figlia presentava sintomi che potrebbero essere ricondotti al Covid. Tanto che, poco dopo, su richiesta della scuola è venuto a riprenderla perché non stava bene”. Il primo cittadino bolla come “irresponsabile” un simile comportamento: la donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica per epidemia colposa. “Se il tampone dell’alunna risulterà positivo dovremo mettere in quarantena tutta la sua classe.

D’ora in poi saremo inflessibili e accentueremo i controlli”, ribadisce Vita.

Ieri, un altro dato significativo: Montefiascone con i suoi 18 nuovi casi ha battuto Viterbo (14). Sul colle falisco, però, ben 14 contagiati sul totale si trovano all’interno dell’istituto Villa Santa Margherita, scoperti grazie allo screening effettuato dalla Asl nell’ambito dela sorveglianza preventiva. Sul fronte del bollettino, si conferma il trend al ribasso della curva: 92 nuovi casi e 126 negativizzati. Ad Acquapendente 6 ulteriori cittadini colpiti dal virus, per un totale di 68. “Il numero dei casi accertati continua a crescere. Comprendiamo e condividiamo la preoccupazione di molti cittadini. I contagi degli ultimi giorni – specificano dal Comune - hanno coinvolto diversi cluster, per lo più familiari: tutte le persone erano già in quarantena”. Da marzo a oggi, i casi totali accertati ad Acquapendente sono arrivati a 115.

Dall’altra parte della provincia, a Corchiano 9 casi. “Nonostante l’alto numero, si riferiscono quasi tutti a pochi link familiari e questa è la dimostrazione palese dell’estrema pericolosità di questo maledetto virus, che si insinua all’interno delle nostre famiglie”, commentano in Comune.

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