Vetralla, al via il porta a porta. Il Comune: «Porteremo la differenziata al 65%»

La ditta del porta a porta a Vetralla
di Federica Lupino
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Domenica 7 Febbraio 2021, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 18:19

Rivoluzione nella raccolta differenziata a Vetralla. Dopo anni di attese e rinvii, il 15 febbraio si parte con il servizio di porta a porta. In quello che è uno dei comuni più popolosi del Viterbese (13.939 abitanti), sinora la percentuale di immondizia recuperata è rimasta ferma al palo: gli ultimi dati disponibili, quelli relativi al 2019, parlano di una media bassa, del 19,28%. Significa che su un totale di 6.950 tonnellate di rifiuti urbani prodotti in un anno, solo 1.340 non finiscono in discarica ma vengono recuperati. A dare un colpo di reni a questi numeri, tra pochi giorni partirà il nuovo servizio: con il nuovo sistema, si arriverà al 65%. 

“Finalmente, via i cassonetti”, esordisce il vicesindaco nonché assessore con delega all’Ambiente Flaminia Tosini. Che spiega come funzionerà: “Ogni famiglia ha il suo mastello dove conferire i rifiuti e dovrà esporlo in base al calendario distribuito. Un servizio che coprirà tutto il territorio comunale, comprese le abitazioni che si trovano fuori dal centro abitato, in aperta campagna. Per i possessori di seconde case, ci sono le casette informatizzate da usare con apposita tessera”. La bella notizia è che non si prevede alcun aumento delle tariffe a carico dei cittadini. 

Sul lancio del porta a porta, non sono mancate però polemiche da parte del Movimento 5 Stelle. “Si parlava dei primi dell’anno (per l’avvio del servizio, ndc), poi spostato per arrivare al 15 febbraio.

Ancora però non si è affatto pronti, molte le persone ancora spaesate che non hanno i materiali e che non riescono a contattare il numero verde apposito per il ritiro, o che non hanno capito bene cosa fare e chiamano per assistenza senza risposta”.

Tosini però replica: “La gara è stata ereditata dalla vecchia amministrazione. In mezzo, c’è stata una mancata autorizzazione, un ricorso al Tar, poi al Consiglio di Stato, quindi un concordato fallimentare. Solo dopo, con il subentro dell’attuale ditta circa un anno fa, si è ripartiti. Poi, è arrivato il Covid che ha causato qualche ritardo nella distribuzione dei mastelli”. Ma assicura che il servizio è pronto: “Martedì faremo una riunione per fare il punto e intervenire dove necessario. Ricordo che molti non hanno ricevuto i mastelli perché non presenti in casa all’appuntamento con la ditta. Ora possono andare a ritirarli di persona”.

Inoltre, la distribuzione è legata al ruolo Tari e non tutti sono risultati in regola con la tassa.

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