Viaggiare con Dante: mostra on line della Biblioteca apostolica Vaticana a cura della viterbese Eva Ponzi

Viaggiare con Dante: mostra on line della Biblioteca apostolica Vaticana a cura della viterbese Eva Ponzi
di Renato Vigna
2 Minuti di Lettura
Giovedì 29 Aprile 2021, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 21:35

Tra la miriade di iniziative legate alle celebrazioni del settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri (1265-1321) entra in gioco la mostra on line “Viaggiare con Dante” (https://www.vaticanlibrary.va/it/viaggiare-con-dante.html) della Biblioteca apostolica Vaticana (Bav), promossa dal Comitato scientifico-organizzativo dantesco del Pontificio consiglio della cultura, presieduto dal cardinal Gianfranco Ravasi e dal “Cortile dei Gentili”.

I contenuti e l’allestimento sono della viterbese Eva Ponzi, storica dell’arte medievale e della miniatura. «L’obiettivo dell’esposizione – spiega la studiosa – è di rendere possibile, a chiunque e dal proprio computer, la consultazione di manoscritti, libri antichi, incisioni, medaglie a tema dantesco, che coprono un arco temporale che va dalla fine del XIII al XIX secolo».

«Il materiale esposto – aggiunge Ambrogio M. Piazzoni, già vice prefetto della Bav e curatore della mostra - non è solo da guardare. L’imponente mole di informazioni sugli aspetti storici, artistici, letterari di ogni manufatto e le annotazioni specifiche su singoli particolari delle immagini consentono approfondimenti in diverse direzioni secondo gli interessi di ciascun visitatore, dalla curiosità su un tema iconografico o sull’uso di un certo colore nelle miniature fino allo studio approfondito di un manoscritto o di uno specifico tema con l’aiuto dei numerosi riferimenti bibliografici». 

La mostra, che si accrescerà nelle prossime settimane, parte dalla vita di Dante; prosegue con la cronologia delle sue opere e si approda alla Commedia, mostrando come sia stata nel corso dei secoli “immaginata” da miniatori, incisori, stampatori.

Il denso apparato iconografico squaderna manoscritti del primo Quattrocento; le incisioni di Bartolomeo Pinelli (1781-1835) che raffigurano gli episodi più significativi dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso accompagnati dalle terzine dantesche che li descrivono; le “mitiche” illustrazioni di Gustave Doré (1832-1883).

«Tra i manoscritti – sottolinea Ponzi - vanno citati il Barb. lat. 4112, rilevante per il suo peculiare apparato illustrativo; il Dante UrbinateUrb. lat. 365, tra più sontuosi esemplari di Divina Commedia, capolavori della collezione libraria di Federico da Montefeltro (1444-1482); il Barb. lat. 3953 che tramanda, a oggi, la più antica attestazione di ‘Aï faus ris, pour quoi traï aves’, lirica d’amore trilingue (francese, latino e italiano fiorentino) di Dante; il Chig. L. V. 176, f. 34v, Canone di Giovanni Boccaccio ‘Qui cominciano le cançoni del chiaro poeta Dante Alighieri di Firençe»”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA