Variazione di bilancio, malumori e retroscena sulla seduta saltata. E oggi si replica

Variazione di bilancio, malumori e retroscena sulla seduta saltata. E oggi si replica
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Giovedì 18 Novembre 2021, 06:15

Il primo round l’ha vinto l’opposizione, con un alleato che ha fatto la differenza: Morfeo. La seduta sulla variazione di bilancio martedì a notte fonda è finita senza il numero legale e con l’ennesimo pasticcio/bisticcio nella maggioranza. Casus belli un emendamento di Massimo Erbetti del Movimento 5 Stelle. Ieri la seduta è stata riconvocata al volo e oggi pomeriggio si torna in sella.

Prima però, stamattina, un confronto tra i quattro capigruppo: Giulio Marini (Forza Italia), Luigi Maria Buzzi (Fratelli d’Italia), Andrea Micci (Lega) e Gianmaria Santucci (Fondazione). Ecco come sono andate le cose: Erbetti aveva proposto un emendamento sugli incarichi per la progettazione dei certificati protezione incendi nelle scuole, in discussione passata l’una di notte. Un punto su cui la maggioranza era d’accordo, ma non su dove prelevare i 10 mila euro necessari, ovvero i lavori sulla fontana a sfera al Murialdo, su sui sarebbero imminenti i lavori.

Solo che l’assessore ai lavori pubblici Laura Allegrini non si trovava, il sindaco stava male e non si è collegato in tempo. Probabilmente dormivano entrambi. Fatto sta che il presidente del consiglio Stefano Evangelista ha fatto presente di non riuscire a mettersi in contatto con l’assessore e Marini ha sbottato: «Io do parere favorevole». Dalla giunta nessun segno di vita.

Ed è successo il patatrac: Forza Italia e Lega hanno votato sì, come Perlorca di FdI (gli altri si sono dileguati), Fondazione si è astenuta ma l’opposizione è uscita e ha fatto mancare il numero legale.

Al successivo appello 28 presenti e 5 assenti, ma al voto sulla conta ecco il bis. Arena si è svegliato e ha votato no, non avendo ben chiaro ciò di cui si stava parlando, la forzista Lotti, che prima aveva votato sì, ha cambiato parere, il resto di Forza Italia invece è sparito e Fdi (ricomparsa), Fondazione e Lega hanno risposto no. Sempre in troppo pochi per rendere la seduta valida. E buonanotte.

Dopo 24 ore il malumore non si è spento: c’è chi ha non visto non di buon occhio l’intemerata di Marini di essersi appropriato del diritto di esprimersi a nome della giunta, c’è però anche chi non ha gradito l’assenza dell’assessore su un tema così delicato. E qualche ora prima, sempre su un emendamento sui Cpi, ma dem Alvaro Ricci, Allegrini si era espressa contro i colleghi: «Il mio parere personale è favorevole, ma quello complessivo della giunta è sfavorevole». A proposito di pareri: non ci sono quelli di legittimità dei dirigenti, altro punto che fa innervosire sia la maggioranza che l’opposizione.

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