Vaccini, le forniture frenano e rallentano la campagna: priorità ai richiami

Un medico vaccinato a Belcolle
2 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Gennaio 2021, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 10:45

“È opportuno aggiornare velocemente le strategie vaccinali Ue guardando anche ad altri vaccini in grado di garantire gli standard di qualità e di sicurezza dell’Europa”, diceva ieri nel primo pomeriggio Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. Il tema è quello che da giorni agita i sonni di chi sta gestendo la campagna a livello nazionale: visto che Pfizer, fornitrice al momento delle uniche dosi sul mercato, ha ridotto le forniture ci saranno inevitabili ripercussioni sui calendari dei vaccini. E Viterbo non farà eccezione.

Anche se ieri a Belcolle sono arrivate nuove fiale, il loro numero era infatti inferiore a quanto previsto. Nei prossimi giorni sarà pertanto inevitabile un rallentamento nella somministrazione, con priorità che verrà data a quanti dovranno sottoporti al richiamo. Possibile anche uno slittamento dell’apertura degli ulteriori punti vaccinali individuati dalla Asl per una più capillare somministrazione agli over80. Dovrebbero per ora restare operative esclusivamente le sedi già attive negli ospedali di Belcolle, Civita Castellana, Tarquinia e Acquapendente, per aprire in un secondo momento - non appena le forniture lo consentiranno - quelle nelle case della salute di Bagnoregio e Soriano nel Cimino, nel presidio ospedaliero Sant’Anna di Ronciglione, alla Cittadella della salute di Viterbo e nel poliambulatorio di Bolsena.

Sul fronte della curva epidemica, ieri un nuovo balzo in avanti dopo giorni di tregua: 65 nuovi casi contro 51 negativizzati.

Si definisce meglio anche il contorno del focolaio all’interno del Cra di Nepi con un riallineamento dei dati dopo che la struttura ha comunicato alla Asl l’esito di tamponi molecolari effettuati in proprio all’interno delle strutture del gruppo San Raffaele. Al momento, nella casa di cura privata risultano 49 pazienti e 10 operatori contagiati. Solo una ventina di ospiti non sarebbero positivi mentre, tra quelli colpiti, una decina è ricoverata.

Il sindaco Franco Vita tiene a ribadire che “solo una minima parte di questi contagiati è di Nepi, la maggioranza è solo momentaneamente domiciliata in paese. La situazione – continua – è sotto controllo perché siamo subito intervenuti per isolare ogni possibile fattore di rischio all'esterno della clinica”. Intanto, ieri si sono registrati tre nuovi decessi: un 98enne di Ronciglione, un 76enne di Orte e una 83enne di Nepi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA