Università della Tuscia, lezioni in aula da prenotare on line e dirette in streaming

Università della Tuscia, lezioni in aula da prenotare on line e dirette in streaming
di Carlo Maria Ponzi
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Giovedì 24 Settembre 2020, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 16:32
Lunedì 28 settembre riprendono le lezioni in presenza all’Università della Tuscia. Lo ha annunciato il rettore Stefano Ubertini con una conferenza stampa spiegando usi e costumi che studenti e personale tecnico-amministrativo dovranno seguire per garantire la massima sicurezza anti-Covid 19.
 
Alcune regole in estrema sintesi: gli studenti devono prenotare  via web i posti nelle aule; le lezioni saranno trasmesse anche in streaming; i docenti "fragili" (meno del 10%) potranno a richiesta fare lezione da casa; coloro che frequentano gli spazi dell’ateneo dovranno indossare la mascherina, fornite a tutti gli studenti, ognuna con il logo Unitus del colore del dipartimento di afferenza; tutti devono misurare la temperatura all'ingresso; la  capienza massima delle aule sarà ridotta di circa il 50%, per garantire un distanziamento fisico di almeno 1 m; la cartellonistica predisposta indica i percorsi da seguire per entrare in aula e uscire; gli orari di inizio e fine lezione sono stati costruiti in maniera tale da evitare assembramenti nei corridoi.
 
«Unitus - ha sottolineato Ubertini - muove circa 10.000 persone e non si esclude la presenza di qualche positivo. Ma già ci sono rigidi protocolli per prevenire ogni possibile contagio».
 
Ma l’incontro con la stampa è servito al rettore anche per dare un po’ di numeri. Oltre 1.100 iscritti al primo anno delle lauree triennali e magistrali, con un incremento giornaliero di 80-100 unità. Maggiormente gettonate Economia, Scienze biologiche, biotecnologie, e Scienze politiche. 

«Siamo ad oltre +100% rispetto al 2019 – ha rilevato il rettore - ma non parlerei ancora di boom di matricole, come leggo in alcuni organi di stampa. La dinamica delle iscrizioni di questo anno è molto diversa dal passato proprio per l’effetto del Coronavirus. Perché i ragazzi devono iscriversi almeno online (quest'anno si possono seguire le lezioni anche prima di pagare le tasse universitarie) per accedere ai contenuti mentre lo scorso anno venivano semplicemente in aula».

Da qui l’appello che non ammette repliche: «Cari studenti, iscrivetevi online, prenotatevi per venire in presenza, altrimenti saremmo costretti a mandarvi a casa».
 
Nonostante tutto, l’andamento delle iscrizioni induce all’ottimismo. «Abbiamo erogato oltre 2.500 test di accesso – rivela il magnifico - circa 700 in più rispetto al 2019. Se contiamo gli iscritti al test del 24 settembre, siamo a oltre 1.800 persone fisiche diverse, marcando un +5% rispetto al 2019. Questi numeri ci fanno ben sperare. I numeri crescono, quindi, malgrado le difficoltà del Covid, che per un ateneo delle dimensioni del nostro sono molto importanti, a conferma che la nostra offerta formativa è attrattiva».
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