Università degli studi della Tuscia, e-learning più forte del virus

Il rettore Stefano Ubertini
di Carlo Maria Ponzi
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Giovedì 12 Marzo 2020, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 15:24
Rettore Stefano Ubertini, da lunedì scorso Unitus ha ripreso l'attività didattica in modalità e-learning. Come sta procedendo?
«Molto bene, oltre ogni migliore aspettativa. Il personale tecnico-amministrativo, con il supporto dei miei delegati, ha avviato la piattaforma Moodle e distribuito le istruzioni operative a tempo di record, appena due giorni dopo il mio decreto di sospensione.  E la comunità ha risposto alla grande. Nei primi 3 giorni: creati circa 230 insegnamenti on-line, oltre 800 lezioni in formato audio e quasi 2.000 minuti di videolezioni realizzate da 200 docenti».

La reazione degli studenti?
«Si collegano da casa e seguono le lezioni con costanza. Con loro c’è un contatto continuo e regolare. Ci inviano messaggi di soddisfazione e segnalano eventuali disservizi in modo responsabile, senza polemiche ma con spirito costruttivo. Sono fiero della nostra comunità studentesca».

E i docenti?
«Li ringrazio con tutto il cuore. Si sono rimboccati le maniche e hanno imparato a usare gli strumenti a distanza in tempi brevissimi. E il personale tecnico-amministrativo sta facendo un lavoro eccezionale».

Quali lezioni in audio o in audio-video sono fruibili?
«Gran parte degli insegnamenti sono partiti; altri da lunedì prossimo, quando contiamo di arrivare al 100% dei corsi erogabili a distanza».

Come si svolgono gli esami e le sedute di laurea?
«Essendo fuori dal periodo di esami, non avevamo in calendario molte prove. Ma siamo pronti anche su questo. Stiamo affinando sia la parte informatica che quella regolamentare per consentire agli studenti di sostenere esami e di conseguire il titolo di studio in modalità telematica entro la prossima settimana».

Che clima si respira nelle diverse sedi di Unitus, scosse dal responso di positività di un docente di Agraria e della studentessa georgiana?
«E’ chiaro che le persone sono un po’ spaventate, per loro e per i propri familiari. Ma sta prevalendo responsabilità e la voglia di rivalsa. La disponibilità a mettersi a disposizione degli studenti e dei colleghi, a qualsiasi ora, anche nel weekend, è davvero encomiabile». 
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