Un anno di daspo per Luciano Camilli, anche il divieto di accesso alle manifestazioni sportive

Un anno di daspo per Luciano Camilli; per lui anche il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
di Marco Gobattoni
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Giovedì 19 Settembre 2019, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 11:36
La presunta aggressione al presidente dell'Arezzo Giorgio La Cava, avvenuta prima della sfida dei playoff giocata a Viterbo lo scorso maggio, costa caro a Luciano Camilli. All'ex vicepresidente della Viterbese e terzogenito dell'ex patron del club di via della Palazzina Piero Camilli, è stato comminato un anno di daspo, accompagnato dal divieto di accesso alle manifestazioni sportive per i prossimi dodici mesi. Tutto nasce dai fatti accaduti nel tunnel del Rocchi nella gara di andata dei playoff di serie C: il presidente dell'Arezzo La Cava, prima del match, denuncia un'aggressione subita da parte di Luciano Camilli, reo, seconda La Cava, di averlo colpito con un pugno. Lo stesso La Cava viene portato all'ospedale di Belcolle e refertato con una prognosi di cinque giorni. In un primo momento, Camilli viene condannato dal giudice sportivo a cinque anni di inibizione e al pagamento di 30 mila euro di multa. Dopo il ricorso presentato, la pena viene ridotta ad un anno ed otto mesi di squalifica e la multa dimezzata a 15 mila euro. In giornata la notifica del daspo, verso il quale Camilli presenterà ricorso.
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