Nella Tuscia fine settimana a tutto festival con Quartieri dell'arte e il barocco Stradella

Il castello di Celleno, il borgo fantasma
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 17 Settembre 2021, 06:50

Fine settimana a tutto festival: da un lato la drammaturgia con Quartieri dell’arte (QdA), dall’altro la musica, con il barocco “Alessandro Stradella”.

Il primo apre la nuova stagione nella piazza Enrico Castellani del borgo fantasma di Celleno. «In scena – anticipa il direttore artistico Gian Maria Cervo – due repliche dello spettacolo “Memorie di un ciabattino” (sabato 18 e domenica 19, alle ore 19) dove si racconta la morte di Cesare dal punto di vista di un umile artigiano. La serata culmina (ore 21) con la prima assoluta di “Lazzari felici: storie di posteggi”: dalle canzoni cinquecentesche a Pino Daniele, uno spaccato della Napoli contemporanea vista attraverso gli occhi dei posteggiatori di strada».

Domenica uno spettacolo sull'esperienza della migrazione, tratto da “Mare nero” di Gianni Paris, con Andrea Avanzi e Riccardo Parravicini e lo stesso Paris: il racconto di  “viaggio della speranza”, su una “carretta del mare”: un gruppo di uomini, donne e bambini africani investe i propri risparmi e li mette nelle mani di delinquenti che li caricano su una barchetta, abbandonandola nel Mediterraneo.

Le proposte del festival barocco “Stradella”, diretto da Andrea De Carlo.

Venerdì 17 settembre 18,30 e 21, Ronciglione, Chiesa di S. Sebastiano: “Lachrimae”, eseguito da “Ludus Gravis Academy”, con Daniele Roccato, contrabbasso e direzione, musiche di Dowland, Scodanibbio, Roccato. Sabato, stesse ore, stesso luogo: “I discorsi musicali di Cesare Crivellati, medico viterbese”: sul palco l’ensemble “Il setaccio musicale”, a cura di Gino Nappi e Stefano Silvi.

Domenica 19 settembre, alle 18,30 e alle 21, trasferimento nel capoluogo, nella  Chiesa di S. M. della Verità, per la replica dei “Discorsi musicali…”. Ma ancora domenica, nella basilica romanica di Castel Sant’Elia, alle ore 21, “Los ymposibles”: un viaggio musicale dalla Spagna del rinascimento al Nuovo mondo, con un repertorio singolare, frutto delle contaminazioni avvenute nella Nuova España (attuale Messico) nel XVII secolo; a cura della formazione musicale Stradella Y-Project, diretta da De Carlo.

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