Turismo, il boom del litorale da solo non basta. Le previsioni nella Tuscia spaventano

Turismo, il boom del litorale da solo non basta. Le previsioni nella Tuscia spaventano
di Luca Telli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Aprile 2021, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 17:59

Confesercenti vede nero, nel 2021 il turismo rischia di presentate un saldo peggiore dello scorso anno. Troppe le incognite per turisti e imprese, tra coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio che congela le prenotazioni e ritardi nella campagna vaccinale che allontanano le ultime tracce di turismo estero.

«I dati del 2020 non son ancora completi ma per la nostra Provincia il calo ipotizzabile è stato dal 20% per le presenze italiane e addirittura dell’80% per gli stranieri – spiega il presidente di Confesercenti Vincenzo Peparello -. Dati che bastano a affossare un sistema che cerca rilancio e non ha bisogno di nuovi ostacoli».

I numeri da record nelle prenotazioni che sta registrando il litorale da soli non bastano ad invertire la tendenza «perché turismo non significa solo mare, ma anche lago, città d’arte e sentieri naturalistici. Quindi persone, imprese e servizi che ci girano intorno– continua Peparello -. Prima di fare una previsione a lungo raggio bisogno prendere in mano tutti gli elementi e valutare gli effetti dei provvedimenti»; inadeguati, secondo Peparello, che presenta il conto con i dati del dossier ‘Stagione Turistica 2021: sull’onda del vaccino’ di Assoturismo – Confesercenti.

 Il quadro che ne esce è quello di un settore in ginocchio. «Alla fine dei primi quattro mesi dell’anno la situazione del comparto turistico resta drammatica – spiega - Il blocco imposto in questa prima parte dell’anno si sta infatti traducendo in un’ulteriore flessione delle presenze sul nostro territorio».

La possibilità di rilancio, si legge nel report, può arrivare solo da «una piena riapertura in sicurezza già a partire da maggio, eliminando il coprifuoco e centrando il target delle 500mila vaccinazioni quotidiane».

Per evitare il naufragio però non basta. «Il nostro auspicio è che il governo intervenga per imprimere una netta inversione, rimettendo mano al Decreto Riaperture per eliminare gli ostacoli, accelerare su green pass e un nuovo Bonus vacanze senza staccare non staccare la spina ai sostegni».

Sostegni che anzi vanno potenziati e che dovranno tenere conto anche dei costi fissi sostenuti dalle imprese, prevedere l’estensione fino a dicembre 2021 del credito di imposta sulle locazioni e un prolungamento della moratoria sugli sfratti e della cassaintegrazione.  E ancora, l’estensione al 2033 dei titoli concessori dei balneari e l’estensione dell’ecobonus al 110% anche alle strutture ricettive.

«Per rendere i ristori veramente efficaci non va cambiato solo il nome ma anche il metodo di calcolo ed i parametri per accedere – conclude Peparello -. Serve un moltiplicatore ad hoc per le attività del turismo, quelle che hanno sofferto di più la crisi pandemica e che rischiano di subire ulteriori danni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA