Traditi da un caffè di troppo. I due truffatori napoletani arrestati mercoledì mattina dalla Squadra Mobile sarebbero stati identificati grazie alle immagini della telecamera di un bar di Viterbo. Un bar dove avrebbe preso un caffè dopo aver truffato due anziani di 70anni. I due, A.B. e S.E., entrambi di 34enni, il mese scorso sono partiti da Napoli per mettere a segno l’ennesima truffa ai danni di persone fragili.
Quel giorno la coppia di anziani viterbesi riceveva una telefonata da parte di un sedicente avvocato il quale riferiva di seguire loro figlio poiché in stato di fermo in una caserma dei carabinieri a causa di gravi problemi legati all’assicurazione dell’auto. Così, al fine di risolvere velocemente il problema, il sedicente avvocato chiedeva agli anziani 4.900 euro per una risolvere tutto. Una richiesta che veniva rafforzata dalla telefonata di un sedicente maresciallo che confermava tutta la storia. La coppia di anziani, ignara della truffa che stava subendo avrebbe detto che non aveva tutto quel denaro ma poteva dare dei gioielli. I truffatori però non si sarebbero accontentati avrebbero convinto la coppia a farsi consegnare denaro contante appena prelevato a un bancomat. Quando i due anziani coniugi si sono resi conto della truffa sono subito andati in Questura a denunciare il fatto.
Così, gli uomini della Squadra Mobile di Viterbo hanno iniziato a passare al setaccio le telecamere utili alla ricostruzione della vicenda.
Tanto è bastato per far firmare al gip un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. I due sono accusati di truffa aggravata e l’indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. «Il fenomeno delle truffe agli anziani - afferma la Questura - è attentamente monitorato dalla polizia di Viterbo che recentemente ha organizzato diversi incontri a Viterbo, Civita Castellana, Tarquinia, Canepina, Bolsena e Soriano nel Cimino finalizzati a fornire ai cittadini dei consigli al fine di prevenire il compimento di tali reati in danno di una fascia debole della popolazione. Tali iniziative proseguiranno ancora nelle prossime settimane in tutta la provincia viterbese».