Ecco svelato a cosa serviva l'area riservata all'Ufficio territoriale del governo, presente in maniera astratta sulle planimetrie di piazza del Plebiscito. Altre sedie riservate agli ospiti, come quelle di palazzo dei Priori, mischiate al settore più costoso di chi invece ha pagato 44 euro. Anzi, davanti a quest'ultimo. Contro la scelta del sindaco Giovanni Arena si erano scagliati i consiglieri Chiara Frontini di Viterbo 2020 («Dimostra la pochezza di un governo fatto di piccoli uomini, scarsa intelligenza e lungimiranza: noi non l'avremmo mai fatto»), Giacomo Barelli di Forza civica («Sono prezzi e numeri fuori da ogni logica») e Massimo Erbetti del M5S («E' una cosa vergognosa, l'ennesimo scandalo»).
Le 220 riservate al Comune erano tra le 1.503 riportate nella planimetria della piazza. Dove non erano però indicate quelle della Prefettura (qui solo una generica perimetrazione dell'area, senza specificare cosa contenesse). E così le ulteriori 400 sedie (o poco meno) hanno fatto sì che un terzo della piazza fosse inaccessibile ai comuni mortali. Neanche pagando.
© RIPRODUZIONE RISERVATA