Trasversale, Rotelli: «Decidiamo subito l’ultima parte del tracciato o i costi rischiano di salire alle stelle»

Trasversale, Rotelli: «Decidiamo subito l’ultima parte del tracciato o i costi rischiano di salire alle stelle»
di Simone Lupino
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Sabato 7 Gennaio 2023, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 19:15

Decreto uno. Quello che martedì ha “sbloccato” la Trasversale è il primo provvedimento di Via Nazionale emesso dal ministero dell’Ambiente nel nuovo anno. E, cosa che più conta, con esito positivo. Non c’è nesso cronologico. Ma anche i numeri possono servire a leggere la lunga e complessa storia della Orte-Civitavecchia.

È d’accordo onorevole Mauro Rotelli?
«L’ok al progetto Anas è un segnale importante.

Sennò sembra sempre che la nostra provincia sia condannata a non avere infrastrutture, ma a collezionare una serie di incompiute. Così non è. La Trasversale, poi, è un’opera strategica per tutta l’Italia, non solo per Viterbo, Terni o Civitavecchia. Però si deve chiudere: bisogna condurla in porto, un’espressione che rende bene l’idea dell’obiettivo da raggiungere».

Cosa serve?
«Andare subito con la scelta dell’ultima parte del tracciato, in parallelo con la costruzione del bypass di Monte Romano. Non si può rinviare alle calende greche. Anche perché è da quello dipendono i costi. Vede, la Trasversale è stata raccontata come una opera completamente finanziata, ma non è più così. Quei fondi - 470 milioni - frutto di diverse linee di finanziamento oggi non sono più sufficienti: erano stati stanziati anni fa e per un determinato tracciato. C’è poi da aggiungere l’aumento inflazionistico. Solo nel 2022 Anas ha dovuto aggiornare tre volte i propri listini. Si stima un aumento di costi del 40% nella realizzazione di opere stradali».

Il commissario Ilaria Coppa ha dichiarato al Messaggero che per il bypass di Monte Romano (5 chilometri, di cui una grossa parte in galleria) l’investimento ammonta a 350 milioni.
«Il dato fornito dal commissario conferma in altri termini ciò che ho detto. Pensi, per il secondo tratto, anche se più lungo (12 chilometri), si stima che ne serviranno altri 400. I ritardi in sostanza hanno quasi raddoppiato il costo dell’opera. E quanto crescerà ancora? Sicuramente le divisioni non aiutano. Per questo dico a tutte le forze in campo di mettersi a lavorare per l’obiettivo».

Il completamento potrebbe essere ancora a rischio?
«No. Ci mette al sicuro essere riusciti a mettere prima la Trasversale tra le opere strategiche, poi tra quelle commissariabili e infine la nomina dell’ingegnere Coppa a commissario, una persona altamente competente, tra le prime progettiste dell’opera, e che ha fatto un grandissimo lavoro con le comunità locali. Però quello dei costi è un aspetto al quale bisogna prestare massima attenzione. C’è un altro aspetto positivo da sottolineare, infine, e parlo in questo caso come presidente della commissione Ambiente della Camera».

Quale? 
«A breve la commissione inizierà ad analizzare il testo del nuovo codice degli appalti. Prevede tra l’altro la possibilità di fare ricorso all’appalto integrato. Uno strumento che semplifica molto le procedure e accorcia i tempi burocratici: il contratto, infatti, potrà avere come oggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori insieme, sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato».

Si sente di dover ringraziare qualcuno per il contributo che sta dando alla causa?
«Dovrei citare molte persone. Ma in particolare vorrei ringraziare le Autorità di sistema portuale di Ancona e Civitavecchia, Vincenzo Garofalo e Pino Musolino, per l’attivismo che li contraddistingue nel sottolineare sempre quanto sia strategico il completamento di questa infrastruttura».

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