Trasporto, la tribuna per i vip da 220 posti, Arena lo snob: «E' soltanto una polemicuccia»

«E' solo una polemicuccia». Il sindaco Giovanni Arena non ci sta. E derubrica così la vicenda delle 220 sedie riservate al Comune. Perché le accuse sono «un ritornello entrato a far parte della tradizione». Si difende, fornisce poche informazioni ma glissa sul vero nodo: il numero dei posti per i vip, mai così elevato. Le sedie costano da 35 a 44 euro, «in linea con gli anni passati.

Parlando però di sedie e non di tribune dice Arena - è facile costruirci una bella polemicuccia da parte di consiglieri di opposizione. Le sedie non sono pieghevoli, di plastica, distribuite negli anni passati dal Comune, ma comode poltroncine. Non sono davanti a tutti, lì c'è la pedana per i diversamente abili». Vero, ma restano nella posizione migliore dei tre settori da 44 euro, che sono uno di lato ai vip e due dietro.

«Chi saranno gli ospiti? Ancora non sappiamo con certezza, sappiamo chi abbiamo invitato, rappresentanti istituzionali, locali e nazionali. Sì, sono anche le stesse persone che si godono il rinfresco, come domanda il consigliere Erbetti. E come è giusto che sia, aggiungo. Come quando si ricevono ospiti in casa: si fa di tutto perché restino soddisfatti». Vero, ma resta il quesito: perché così tanti? Tutto poco popolare, aveva accusato Barelli.

Non per Arena: «Solo piazza del Plebiscito sarà occupata da posti a pagamento. Tutte le altre piazze le restituiamo ai cittadini e ai turisti che vengono da fuori. Saranno a disposizione delle persone che non vogliono e non possono permettersi di pagare il biglietto per le sedie. Tutto è migliorabile, ma per anni è stato chiesto di liberare le piazze dalle tribune. Lo abbiamo fatto, ma non va bene. Qualsiasi decisione si prenda, sarà sempre criticata».