Terme, Governatori: «Dare certezze sull'acqua a chi vuole investire». Salus, c'è il progetto di ampliamento

Terme, Governatori: «Dare certezze sull'acqua a chi vuole investire». Salus, c'è il progetto di ampliamento
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 26 Gennaio 2022, 06:25

«Bisogna aprirsi a chi vuole investire, ma anche dare certezze». Viterbo città termale: se ne parla da anni, ma il decollo non arriva. Per Tiziana Governatori, neo presidente di Federlazio, il prossimo sindaco questo dovrà fare, «garantire la tranquillità per fare business nel settore». A proposito: le Terme Salus? Intanto i 6 litri al secondo del pozzo Sant’Albino sono stati appena messi in cassaforte, ma «anche noi abbiamo progetti di ampliamento».

Termalismo, anno zero. «Si parla sempre di rilancio del settore – dice Governatori - ma si rilancia ciò che ha avuto una sua storia, è andato in decadenza e poi deve riconquistare il mercato. Qui invece si tratta ancora di conquistarlo. Più che rilancio dunque serve un lancio». Come? «Questa città deve rendersi conto che con una risorsa così importante, il settore è una opportunità imperdibile. Ma siamo solo in due», ovvero le Salus e le Terme dei Papi.

Quindi «bisogna avere il coraggio di aprirsi a nuovi imprenditori. Anche viterbesi, che abbiano la volontà di far crescere la ricettività termale. Ne godrebbe anche l’indotto: alberghi, bed & breakfast, ristoranti, tutto ciò che possiamo offrire come destinazione turistica». Se ne parla però da tempo. «Il nostro bacino è molto delicato – continua – e bisogna distribuire bene le risorse e lasciando spazio ad altri o a chi, avendo già strutture, volesse aumentare la propria offerta.

Serve competitività per raccogliere una vasta utenza potenziale: siamo vicini a Roma e Firenze, la situazione è ideale».

Cosa è mancato finora? «Per investire – spiega Governatori - servono certezze e in questi anni la risorsa non è stata distribuita equamente, vogliamo dirlo? Alcune situazioni si sono protratte senza avere soluzione. So che si stanno adoperando affinché si possano chiudere le emergenze ancora aperte, come le Zitelle. Una volta sistemato tutto, si potranno ridistribuire le risorse. Serve la tranquillità per fare business termale». E le ex Inps? «Possono avere un numero di camere importante, la nuova realtà dovrebbe distinguersi da quelle esistenti per diversificare l’offerta e dare un’alternativa. Potrebbero essere complementari alla nostra e a quella della famiglia Sensi».
Al prossimo sindaco si chiede questo: «Il percorso è iniziato, va completato per mettere ordine». Anche le Salus ambiscono a crescere. «Lo studio Piscopo prevede una verifica biennale dello stato del bacino. Aspettiamo le verifiche per avere anche noi la possibilità di aumentare i 6 litri di emungimento, perché così una struttura come la nostra non può crescere. Abbiamo diversi progetti da realizzare - conclude il presidente di Federlazio - dall’ampliamento del parco al numero di camere».

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