Terme, per una che chiude l'altra apre: dalle Masse si San Sisto al Paliano

Terme, per una che chiude l'altra apre: dalle Masse si San Sisto al Paliano
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Martedì 16 Aprile 2019, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 20:22

«Hanno fatto altri ricorsi, anche al presidente della Repubblica. Ci hanno fatto la guerra». Come dire: non è che adesso si possono lamentare. Il riferimento di Domenico Belli, della società Free Time, è all'associazione Le Masse e alle Antiche Terme Romane, cui il Tribunale di Viterbo ha dato di nuovo torto. Perché la concessione dove operano è sua. E così domani alle Masse di San Sisto verrà chiusa l'acqua. Definitivamente.

L'imprenditore intanto sta portando avanti il suo progetto al Paliano, che dovrebbe vedere la luce a fine estate, anche se la partenza sarà in forma ridotta a causa del recente vincolo imposto dalla Soprintendenza su tutta l'area termale della città. Il geologo Giuseppe Pagano è stato incaricato dal giudice Federico Bonato di dare seguito alla sentenza. «Ho informato la Regione Lazio, ispettorato di polizia mineraria scrive Pagano a Le Masse a alle Antiche Terme Romane - ed ho avuto dalla stessa conferma della presenza sui luoghi di cui è causa per il giorno 17 aprile. Pertanto informo che alle ore 10.30 personale della concessionaria Free Time, coadiuvato da propri tecnici, accederà alla suddetta proprietà in località Le Masse per dare inizio alle operazioni del caso».

La lettera è stata inviata per conoscenza anche ai carabinieri forestali. La Free Time insieme a Pagano sta facendo da alcuni giorni delle verifiche al Paliano per trovare il punto preciso in cui iniziare i lavori. Una volta individuato, l'acqua alle Masse non ci dovrà essere più. La società della famiglia Belli attualmente può regolare il livello piezometrico alle Masse di San Sisto, motivo per cui in questi ultimi giorni di acqua al sito ne arrivava poca o niente. Domani si inizierà a cercare la testa del pozzo, a togliere il calcare e a chiuderlo.

Intanto il Paliano va avanti. Ci sono cinque vasche, ora si sta costruendo la strada: l'intenzione è quella di aprire il prima possibile. Visto che il vincolo ministeriale posto a gennaio non consente di fare subito una struttura importante, come quella prevista dal progetto, si punta è aprire almeno le cinque vasche. Servirà comunque un confronto con la Soprintendenza e il Comune, dopo la presentazione delle osservazioni sul vincolo, già pronte, per allestire un minimo di servizi.

Se ci sarà il via libera la Free Time conta di poter aprire prestissimo. Al massimo, dopo Santa Rosa.
 

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