Terme, interventi programmati e mai realizzati. Sensi: «Noi vogliamo investire, ma siamo bloccati»

Terme, interventi programmati e mai realizzati. Sensi: «Noi vogliamo investire, ma siamo bloccati»
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Martedì 4 Giugno 2019, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 18:18
«Il danno al Bullicame va riparato subito, non capisco perché ci si giri ancora intorno». Secondo Fausto Sensi, patron delle Terme dei Papi, questo è uno dei due grossi problemi che affliggono il settore. L'altro? «I 12 litri al secondo delle Zitelle, vanno resi disponibili». E intanto ha presentato a palazzo dei Priori un piano di ampliamento dello stabilimento, che va ricordato è comunale. Sensi parte proprio da questo.

«E' un progetto di ottimizzazione dei servizi della piscina e del relax. Sarà una cosa bellissima dice - e darà un impulso notevole a tutto l'impianto. Si tratta di una zona collegata all'attuale piscina, con un'altra più piccola, che darà la possibilità agli utenti di fare l'escursione termica. Ci saranno 1.700 metri di nuova copertura. Al sindaco l'ho detto, si deve fare: in questo momento di stagnazione devono dare possibilità di movimento a chi ha voglia e coraggio di investire». Il problema è sempre lo stesso: l'acqua.

«Basterebbero - dice Sensi - due cose semplicissime. La prima: subito la riparazione del danno al Bullicame, non più procrastinabile. Non bisogna aspettare il bando per il pozzo Sant'Albino». A causarlo è stata la Gestervit nel 2014. Tra l'altro la callara è la principale fonte di attingimento delle Terme dei Papi: 11 litri al secondo. Adesso quanti ne arrivano? «E' quella che dà vita al nostro stabilimento continua - ora riceviamo una cosa irrisoria, tra 4 e 5 litri. Non siamo solo noi a subire un danno, lo stanno subendo tutti i viterbesi».

Non si andrà però per vie legali: «Contro un altro imprenditore non voglio andare, ma spero che il suo buonsenso emerga e si risolva il problema non rimandandolo ancora». La seconda cosa semplicissima? «Le Zitelle. Ci sono 12 litri d'acqua termale spiega Sensi - che continuano ad andare dispersi. Ricondizioniamole, così la risorsa può essere utilizzata. Poi a cascata verranno anche le ex terme Inps, che si devono fare». Secondo Sensi, vanno sfruttate per la ricettività: «Parteciperemo sicuramente al bando perché al momento abbiamo solo clienti pendolari: viaggiamo a tre cilindri, facciamo un decimo di quanto si potrebbe».

Però c'è il vincolo della Soprintendenza: il progetto di ampliamento è a rischio? «Non credo che influirà sui programmi di sviluppo del termalismo conclude - comunque abbiamo fatto le nostre osservazioni».
 
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