Ospedale, il sindaco Mazzola: «Non farò chiudere
ostetricia, più parti che a Civitavecchia»

Ospedale, il sindaco Mazzola: «Non farò chiudere ostetricia, più parti che a Civitavecchia»
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Lunedì 28 Luglio 2014, 14:53
​Se si pensano di chiudere il reparto, hanno capito male. Scriver subito a Zingaretti per chiedere spiegazioni. Mauro Mazzola, sindaco di Tarquinia, promette battaglia se la Regione procederà con la soppressione del punto nascite dell’ospedale per accorparlo con Civitavecchia. L'intenzione è riportata nei programmi operativi 2013-2015 che entro la fine di luglio verranno trasformati in decreto del commissario ad acta, Nicola Zingaretti per l'appunto. «Sapevo - ammette Mazzola - che si stava lavorando per unire i due reparti, portare il primariato a Civitavecchia ma lasciare intatti i servizi in loco. Difendere il proprio orticello col rischio di chiudere entrambi non è sensato. Ma se pensano di eliminare il reparto a Tarquinia, dove le nascite sono ben superiori, di certo non resterò a guardare».

Il passaggio cruciale del documento è questo: “Chiusura, per basso volume di attività ostetrica, delle Unità operative ostetriche/neonatologiche pubbliche di Tarquinia per accorpamento con Civitavecchia". E in pochi mesi: il limite ultimo fissato è il 31 gennaio prossimo. «Parlare di accorpamento è un conto. Ma - rimarca il sindaco - qui scrivono chiudere». Insomma, una brutta sorpresa. Non che la questione dei numeri sia una novità. «Già 4 anni fa - ricorda Mazzola - riuscimmo a salvare il reparto. Pur non raggiungendo i 600 parti, i numeri erano comunque alti, maggiori rispetto al quelli di Civitavecchia. Tanti cittadini da lì, del resto, vengono a partorire da noi. Quindi portino il primariato dove vogliono, ma giù le mani dal nostro reparto».

L'idea del sindaco è un'altra: «Io sono per un ospedale unico del litorale che sia un'eccellenza. La sanità non è quella dei primari che mettono la propria carriera davanti agli interessi degli utenti. La sanità è assistenza ai cittadini. Questo è il principio che difenderò». Mazzola scriverà già oggi a Zingaretti per ottenere spiegazioni ufficiali. «Se gli interventi si concordano con i territori - dice - possiamo ragionare sulla soluzione migliore. Ma nessuno può calare dall'alto le decisioni che riguardano la salute. Se si tratta di creare una sinergia con Civitavecchia unendo i due reparti, è un conto. Se invece a Tarquinia non si potrà più partorire, allora non ci sto».
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