Mercato immobilare, boom di richieste sul litorale: «Ora a mancare sono le case»

Mercato immobilare, boom di richieste sul litorale: «Ora a mancare sono le case»
di Luca Telli
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Martedì 12 Ottobre 2021, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 20:21

Boom del mattone sul litorale per compravendite e locazioni di immobili. Dopo l’ottima performance registrata nella seconda parte del 2020 aumentano ancora le richieste per appartamenti, villette e ora anche casali. Una crescita del 30% rispetto a un anno fa che sale al 60% se confrontato con il dato 2019.

Un trend già sottolineato in estate dal rapporto dell’Osservatorio nazionale immobiliare turistico che tre le cause del boom individua un effetto indiretto del Covid-19. La nuova necessità di spazio, locali divisi, zone verdi, risparmio energetico, balconi e affacci nata dopo la pandemia ha infatti creato un capovolgimento della richiesta che se fino a poco tempo fa prediligeva il mercato urbano ora aumenta l’esuberanza di quello lontano dalla città spinto, si legge nel report, «dalla ricerca di condizioni di accessibilità più facilmente rinvenibili non in prossimità dei centri urbani maggiori».

«Stiamo attraversando un momento molto positivo – spiegano dall’agenzia Tecnocasa di Tarquinia lido -. e dalla fine del primo lockdown di maggio 2020 la richiesta non è mai diminuita, a parte un calo fisiologico, di poco impatto e già superato a cavallo tra l’estate e l’autunno». Insieme alle domande aumentano anche i prezzi delle abitazioni. Per i villini con giardino privato a ridosso del mare le quotazioni sono salite anche del 10%. Stabili invece gli affitti nonostante la novità legata alle richieste per il periodo invernale in una prospettiva quindi non esclusivamente estiva.

Spiegano dall’agenzia Coldwell Banker di Tarquinia: «C’è chi cerca una seconda casa come investimento ma una buona parte dei clienti pensa di utilizzarla come residenza, se no per l'intero anno almeno in parte.

Non è un caso che l’ultima compravendita finalizzata in ordine di tempo abbia interessato un casale da ristrutturare in zona Farnesiana, molto lontano dal mare». 

A spingere il mercato sono soprattutto Roma e la sua provincia. «Dal viterbese arrivano buoni segnali, così come dall' Umbria - aggiungono da Coldwell -, ma la versa accelerata arriva dall’hinterland romano: da qui le compravendite sono salite del 20%» Il risvolto della medaglia di un mercato che corre è la carenza di nuovi immobili: elemento che potrebbe portare a una diminuzione del volume di affari.

«Abbiamo il problema inverso rispetto a due anni fa – concludono da Coldewell banker - : oggi non abbiamo case sufficienti per rispondere alla domanda». Una crescita quindi destinata ad un contraccolpo. Secondo il rapporto dell’Osservatorio infatti già a partire da quest’anno il numero di transazioni tornerà ad allinearsi alle previsioni formulate prima che insorgesse la pandemia, con una flessione cumulata nel biennio 2020-21, rispetto allo scenario pre-crisi, che non eccederà il 4%.

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