Il sostegno fornito sinora è stato molto concreto: ogni due settimane, vengono distribuiti circa 200 pacchi di pasta, 70 di riso, 80 lattine di pomodoro e altrettanti di legumi e di biscotti , oltre cento litri di latte, in più verdure e pane fresco e diverse altre derrate. «Di questi aiuti – continuano - solo una piccola parte è fornita dal Banco Alimentare, con un decremento sensibile negli ultimi tempi. Urge integrare quanto occorre».
Nelle ultime settimane la macchina della solidarietà di Tarquinia ha girato a pieno ritmo: “Sono state raccolte donazioni pari a circa 5000 euro grazie all’aiuto generoso di molti, tra i quali vanno segnalati il gruppo Scout FSE, i supermercati Unicoop Tirreo e Tuodì, la Cooperativa zootecnica viterbese, il comitato San Martino, Tosoni verdure, Alimentari Alina, Anghelache Andrei Radu e la Bancarella Cristina. Ma tantissimi altri hanno aiutato a dare da mangiare agli affamati”. Uno sforzo dell’intera comunità che l’associazione auspica prosegua perché i nuclei familiari da seguire sono decine: “Serve l’aiuto di tantissimi per garantire un pasto alle famiglie di Tarquinia. Chi volesse avere maggiori informazioni sugli importi già donati o volesse contribuire sia in denaro, sia con generi alimentari non deperibili (pasta, farina, pomodoro, zucchero, caffè, riso, olio di semi o d’oliva, biscotti, tonno, carne in scatola o altro) può rivolgersi direttamente – concludono - alla parrocchia del Duomo e al parroco Rinaldo Copponi”.
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