Tarquinia, la Caritas lancia l'appello: «Servono cibo e aiuti per le famiglie in difficoltà»

Alcuni volontari della Caritas
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Sabato 13 Giugno 2020, 16:09
Anche dal litorale arriva la fotografia di un’emergenza sanitaria che lascia dietro di sé conseguenze economiche pesantissime. La Caritas del Duomo di Tarquinia parla senza giri di parole di crisi alimentare per le 70 famiglie assistite nella cittadini, per un totale che si aggira intorno alle 200 persone. Dall’associazione sottolineano che, nonostante i numeri non siano mai stabili e varino di settimana in settimana. «In questi ultimi mesi c’è stato un aumento superiore al 10% nelle richieste di aiuto. Il dato – sottolineano - è preoccupante e richiede di moltiplicare gli sforzi».

Il sostegno fornito sinora è stato molto concreto: ogni due settimane, vengono distribuiti circa 200 pacchi di pasta, 70 di riso, 80 lattine di pomodoro e altrettanti di legumi e di biscotti , oltre cento litri di latte, in più verdure e pane fresco e diverse altre derrate. «Di questi aiuti – continuano - solo una piccola parte è fornita dal Banco Alimentare, con un decremento sensibile negli ultimi tempi. Urge integrare quanto occorre».

Nelle ultime settimane la macchina della solidarietà di Tarquinia ha girato a pieno ritmo: “Sono state raccolte donazioni pari a circa 5000 euro grazie all’aiuto generoso di molti, tra i quali vanno segnalati il gruppo Scout FSE, i supermercati Unicoop Tirreo e Tuodì, la Cooperativa zootecnica viterbese, il comitato San Martino, Tosoni verdure, Alimentari Alina, Anghelache Andrei Radu e la Bancarella Cristina. Ma tantissimi altri hanno aiutato a dare da mangiare agli affamati”. Uno sforzo dell’intera comunità che l’associazione auspica prosegua perché i nuclei familiari da seguire sono decine: “Serve l’aiuto di tantissimi per garantire un pasto alle famiglie di Tarquinia. Chi volesse avere maggiori informazioni sugli importi già donati o volesse contribuire sia in denaro, sia con generi alimentari non deperibili (pasta, farina, pomodoro, zucchero, caffè, riso, olio di semi o d’oliva, biscotti, tonno, carne in scatola o altro) può rivolgersi direttamente – concludono - alla parrocchia del Duomo e al parroco Rinaldo Copponi”.
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