Superiori, lunedì si torna sui banchi: a che ora? Nella Tuscia non si sa

Un bus Cotral
di Federica Lupino
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Giovedì 9 Settembre 2021, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 13:51

A quattro giorni dal rientro sui banchi, gran parte dei 13mila studenti delle superiori non sa ancora quale sarà l’orario delle lezioni. Se sugli ingressi è ormai appurato che si andrà sui due scaglioni delle 8 e delle 9,40, per le uscite regna il caos più totale.

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Ogni scuola sta cercando di organizzare il calendario sulla base delle corse degli autobus organizzate da Cotral, d’altro canto anche l’azienda di trasporti ha bisogno delle segnalazioni dei singoli istituti per tarare i collegamenti verso Viterbo ma anche per quelle altre destinazioni sparse in provincia e sede di secondarie. Un gioco di incastri difficili da far combaciare.

Nella comunicazione di avvio dell’anno da parte dell’ufficio scolastico regionale si legge: “Fuori dalle scuole continuano ad applicarsi le precauzioni nell’uso dei mezzi pubblici, che ora potranno accogliere passeggeri sino all’80% della loro capienza (la percentuale sale al 100% nel caso del trasporto scolastico dedicato). Rimane ferma l’esigenza di scaglionare gli ingressi degli studenti della scuola secondaria di secondo grado”.

Come questo si traduca in pratica si saprà dal 13 in poi. “Le scuole – commenta Brunella Marconi, segretaria dello Snals Confsal - stanno annaspando su sicurezza, trasporti e personale ma non per loro responsabilità. Si creeranno file per il controllo del green pass e i ragazzi non hanno ancora ricevuto comunicazione dell’orario.

Un caos completo che ricade sui dirigenti i quali non riescono ancora a dare indicazioni per mancanza di regole operative”. Gli esempi che emergono dalle singole realtà sono emblematici: il “Farnese “ di Caprarola, guidato dalla dirigente Andreina Ottaviani, ha già chiesto una deroga I mezzi di Cotral, infatti, non arrivano nel paese per le 8, quindi è stato chiesto che gli studenti dell’Alberghiero entrino alle 8,30 così da uscire poi alle 13,25 o, in caso di laboratori, alle 15,15.

All’Orioli di Viterbo stanno studiando le corse dei bus per capire se dare il via a lezioni da 60 o da 50 minuti. Inoltre, l’istituto si trova ad affrontare il rischio assembramenti nelle aule: per ora, le classi contengono tutte 28 alunni. In questi giorni, però, le iscrizioni sono in aumento e per il rispetto dell’obbligo scolastico non si possono rifiutare, nonostante le regole Covid.

Critiche anche dalla Cisl Scuola con il reggente Vincenzo Alessandro che, durante la giornata nazionale delle rsu, ha sottolineato come le fasce orarie comporteranno “maggiori difficoltà nella gestione del personale docente che si trova spesso ad occupare cattedre spezzate tra più scuole, ma anche - ha aggiunto - un aggravio per gli studenti, a carico dei quali si pone il fatto che l’inizio ritardato delle lezioni erode il tempo pomeridiano dedicato all’attività di studio, oltre che all’attività formativa non scolastica e a quella sportiva, di non minor valore per i giovani di quella fascia di età”.

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