Suicidio in carcere del giovane egiziano: l’udienza anticipata

Tribunale
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Sabato 6 Novembre 2021, 10:26

Caso Hassan, il Tribunale di Viterbo ingrana la marcia indietro. Dopo le polemiche infuocate dei giorni scorsi ,per la fissazione dell’udienza per l’opposizione all’archiviazione fissata a marzo del 2024, l’istituzione giudiziaria ci ripensa e anticipa la data al 27 gennaio 2022. Da oltre due anni di attesa a meno di tre mesi. Il 30 luglio del 2018 Hassan Sharaf, ventenne egiziano, si impicca con le lenzuola nella sua cella in isolamento nel carcere di Mammagialla. Inutile la corsa verso l’ospedale di Belcolle, dove viene registrata la sua morte.

Il giovane egiziano era detenuto nel carcere di Viterbo per un cumulo di pene. Piccoli reati che gli hanno spezzato la libertà. Secondo la difesa Hassan avrebbe messo fine alla sua vita per paura. Terrore del carcere di Viterbo. Il gesto di Hassan ha destato l’attenzione anche del ministero degli Esteri egiziani che pochi giorni dopo il decesso ha inviato alcuni rappresentanti dell’Ambasciata a chiedere di fare piena luce sulla vicenda. La Procura nell’immediatezza aprì un fascicolo per istigazione al suicidio nel tentativo di capire cosa fosse realmente accaduto nel penitenziario e se davvero quel giovane fosse stato spinto da soprusi e percosse a mettere fine alla sua vita.

Dopo l’apertura del fascicolo la Procura ha chiesto l’archiviazione del caso. L’unico procedimento che fu aperto è quello per percosse. Schiaffi che due agenti avrebbero dato al giovane prima di spostarlo in isolamento.

Il 15 dicembre i due agenti compariranno davanti al giudice Elisabetta Massini con l’accusa di abuso dei mezzi di correzione. A creare scompiglio però non sarebbe stata solo la richiesta di archiviazione del pm Franco Pacifici quando la fissazione dell’udienza di opposizione a 6 anni dalla morte del ventenne. I deputati di +Europa e i legali dei familiari, avvocati Giacomo Barelli e Michele Andreano hanno smosso mari e monti per chiedere giustizia per Hassan. E dopo due interrogazioni parlamentari alla fine la Procura ha chiesto l’anticipo dell’udienza. Un anticipo accordato dal Tribunale che ha fissato la discussione per gennaio prossimo.

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