Stupro di Carnevale a Ronciglione, cade l'accusa di falso per la vittima

Stupro di Carnevale a Ronciglione, cade l'accusa di falso per la vittima
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Venerdì 6 Novembre 2020, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 19:44

False dichiarazioni al pubblico ministero, la vittima della violenza sessuale di Carnevale non sarà processata. E' andato in prescrizione il fascicolo e non ci sarà nessun dibattimento. La donna che nel 2013 sarebbe stata stuprata dopo un veglione in maschera, era stata denuncia dal pubblico ministero per false dichiarazioni. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, avrebbe detto di non aver avuto alcun approccio con l'imputato prima del presunto stupro. Affermazioni che sarebbero state smentite da diversi testimoni. Ma niente di questo avrà seguito. L'iter giudiziario della vicenda invece non è ancora concluso. Il processo per stupro è arrivato, dopo un rinvio della Cassazione, alla Corte d'appello che ha confermato la condanna per violenza sessuale all'imputato a un anno di reclusione.
La travagliata storia giudiziaria della vicenda inizia a febbraio 2013. Sette anni fa una 37enne raccontò di essere stata violentata a casa sua da un coetaneo conosciuto al veglione di Carnevale, che lei stessa avrebbe lasciato entrare durante la notte. I due quel 10 febbraio andarono insieme ad amici comuni al veglione di Carnevale, a Ronciglione, mascherati da antichi romani. Una serata finita in tribunale. E che ancora stenta a chiudersi. Il ragazzo fu, infatti, condannato a un anno di reclusione in primo grado. Assolto in secondo. Il procedimento arrivato davanti alla Cassazione è stato di nuovo rinviato alla Corte d'Appello per un nuovo pronunciamento. Pochi mesi fa la seconda condanna in Appello bis a un anno di reclusione.
 

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