Studenti, manifestazione in centro: proteste e promesse

Studenti, manifestazione in centro: proteste e promesse
di Ugo Baldi e Federica Lupino
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Sabato 23 Ottobre 2021, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 14:35

La piazza torna agli studenti. La manifestazione promossa dagli studenti degli istituti superiori, Farnese di Caprarola, Liceo M. Buratti (Viterbo), Istituto G. Colasanti (Civita Castellana), Istituto C. A. Dalla Chiesa (Montefiascone), Liceo U. Midossi (Nepi e Civita Castellana), Liceo P. Ruffini (Viterbo), Liceo F. Orioli (Viterbo), Istituto P. Savi (Viterbo), ha visto sfilare per le vie del capoluogo ieri mattina diverse centinaia di giovani. L’obiettivo era dire basta al doppio turno e protestare contro i disagi riscontrati sul trasposto pubblico. 
Il corteo partito da piazza del Comune e, dopo un saluto del sindaco Giovanni Arena, si è concluso con un incontro con il prefetto Giovanni Bruno, il quale ha assicurato ai giovani che prossimamente si terrà una riunione con i vertici dei trasporti che vedrà partecipi anche gli studenti stessi. 
“Oggi sono in piazza, come tanti di noi -ha detto Teresa Pianella, rappresentante del liceo Ruffini- perché nelle ultime settimane sto vivendo dei disagi che non riesco più a sopportare. Dall’inizio della scuola siamo costretti a dei turni che cambiano ogni una o due settimane e che decretano, con una circolare, se per quel determinato periodo di tempo avremo diritto a una vita fuori dalla scuola o meno. Vogliamo tornare a casa in un orario decente -continua-, così da avere una o due ore di pausa prima di dover tornare sui libri, mangiare seduti a tavola con un piatto di pasta, piuttosto che in una stanza con altre venti persone e un panino. Se riusciremo a trovare il tempo per il nostro sport o per i nostri hobby o meno”.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli altri ragazzi. “Una azione colossale – ha detto anche Nicholas Verginis del Colasanti di Civita - abbiamo coinvolto tutti gli istituti della provincia. Anche il prefetto ci ha dato ragione, perché non è possibile che alcuni di noi tornino a casa alle 18,30 senza avere la possibilità di coltivare una passione o di svolgere i compiti in tranquillità. Ci ha promesso un incontro con gli esponenti della provincia, con il Cotral e con la Ferrovia Roma nord. Siamo felici delle adesioni e vediamo come andrà la riunione della prossima settimana”. 
Stessa soddisfazione per Bianca Piergentili, rappresentante del Liceo Buratti: “Il prefetto dopo tanto tempo finalmente si è mostrato aperto – ha sottolineato - e adesso vogliamo concretizzare ciò che ci siamo detti oggi alla manifestazione, vogliamo ridurre al minimo la doppia entrata. Non vogliamo aspettare ore i mezzi di trasporto e non vogliamo più arrivare a casa alle 17 o 18”. 
Come chiesto alla vigilia dagli organizzatori, sotto il cielo grigio della città dei Papi, hanno sventolato soltanto i vessilli dell’Unione europea, della Pace e il tricolore italiano. 

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