Passo indietro. Gli abitanti del quartiere hanno battagliato a lungo per far chiudere la struttura: bestemmie, schiamazzi e polvere provenienti dall’impianto le cause della loro protesta, malgrado il glorioso passato quale casa del Paradiso calcio, club viterbese scomparso da anni. A far scattare i lucchetti però è stata la composizione del terreno di gioco: un anno e mezzo fa la Asl ha dato ragione alla protesta dei residenti, che avevano chiesto l’analisi delle polveri che si alzavano durante l’attività. Polveri nocive.
Nei giorni scorsi, con un appello sulla pagina Facebook, quelli di Viterbo Civica hanno denunciato - con foto scattate all’esterno dell’impianto - l’incuria nella quale versa il sito. «Chiudere un campo sportivo che è centro di ritrovo e motivo di interesse sociale per togliere le persone dalla strada è una sconfitta della nostra società», rileva Vt Civica, chiamando in causa i consiglieri comunali Giulio Marini e Sergio Insogna che - all’opposizione nella precedente legislatura - fecero delle interrogazioni sulla questione Ellera.
In queste ore qualcosa si è mosso: la precedente amministrazione ha assegnato alla società Calcio Tuscia la gestione dell’impianto, ma dopo vari ritardi solo ieri società e nuovi consiglieri di palazzo dei Priori sono potuti entrare all’interno. «Nessuno vuole fare morire una struttura importante come quella dell’Ellera - spiega Giulio Marini (FI) presente al sopralluogo - ma ci sono stati ritardi che hanno posticipato l’ingresso della nuova società. La quale entro questa settimana prenderà possesso dell’impianto. Sì, la condizione della struttura e disastrosa, ma con la buona volontà e il giusto progetto presto il campo dell’Ellera potrà diventare un fiore all’occhiello della città».
Ora il Calcio Tuscia presenterà un progetto di riqualificazione, partendo dal rifacimento del fondo.
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