La 10° edizione del premio Pietro Calabrese: emozioni per le vittorie azzurre

La decima edizione del premio Pietro Calabrese con Giancarlo Antognoni
di Marco Gobattoni
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Martedì 7 Settembre 2021, 06:45

La decima edizione di un premio che da dieci anni onora la provincia di Viterbo e nello specifico Soriano nel Cimino. L’estate che sta per andare in archivio resterà nella memoria dello sport italiano. Tra Europei e Olimpiadi di Tokyo, lo sport azzurro, ha vissuto momento indimenticabili.

E così – durante la decima edizione del premio Pietro Calabrese dedicato a un professionista di grande talento del giornalismo e della cultura italiana ex direttore del Messaggero e della Gazzetta dello Sport andata in scena ieri a Soriano nel Cimino – a farla da padrone sono state le emozioni e le gioie vissute nelle ultime settimane.

A presentare la manifestazione il conduttore Giuseppe Di Piazza e Valentina Caruso di Sky Sport. Promosso dal giornalista Antonio Agnocchetti e dal sindaco di Soriano Fabio Menicacci, il premio conferisce ogni anno un riconoscimento (la Castagna d’Oro simbolo del prodotto tipico locale) alla carriera a dirigenti, allenatori ed ex allenatori di calcio. Premiati anche giornalisti sportivi e personalità legate per passione o per lavoro al mondo dello sport. 

La serata si apre con la premiazione delle istituzioni del panorama sportivo italiano: Coni e Figc, con il presidente Gabriele Gravina assente, ma che ha mandato un messaggio per ringraziare gli organizzatori.  Silvia Salis, vice-presidente vicario del Coni, invece è presente e celebra i successi di Olimpiadi e Paralimpiadi, soffermandosi soprattutto su quest’ultime, mentre riceve il premio dalle mani della figlia di Calabrese, Costanza. 

«Stiamo ancora esultando per i trionfi estivi ma questo patrimonio non va disperso – spiega Salis – in televisione si vede soltanto la parte finale del lavoro, ma dietro c’è una programmazione mirata che porta a raggiungere certi risultati. Penso al discorso legato ai diversamente abili che sinceramente mi sarei anche stancata di apostrofare così: dobbiamo continuare ad investire sugli impianti e sulle persone: solo così non disperderemo il patrimonio accumulato questa estate».

Lo sport italiano come modello, dice Di Piazza: un modello che può ancora essere migliorato magari anche attraverso l’attività agonistica di base e amatoriale. 

«Veniamo da grandi successi ma anche da un periodo molto difficile per lo sport non professionistico – dice il sindaco Menicacci – mi appello al Coni affinchè si possa potenziare ancora l’attività di base che ha sofferto molto per la pandemia». Su piazza Vittorio Emanuele si alza un sole che non vuole tramontare, come gli applausi dei presenti riservati agli ex calciatori Giancarlo Antognoni, David Pizarro e Christian Ledesma.

«All’Olimpico vedevo sempre lo striscione dei tifosi della Lazio di Soriano nel Cimino – rivela l’ex centrocampista biancoceleste Christian Ledesma – sono contento di essere qui. Ora alleno i ragazzi che rappresentano il serbatoio su cui puntare in futuro». 

Tanti applausi anche per lo storico capitano della Fiorentina e vincitore dei Mondiali 82’ con l’Italia, Giancarlo Antognoni. «L’Italia di quest’anno mi ha ricordato la nostra dell’82 – fa il paragone Antognoni – eravamo un gruppo molto unito anche fuori dal campo: quando si creano certe alchimie è difficile non vincere».

Premiati, tra gli altri, anche i giornalisti Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera ed Emiliano Bernardini del Messaggero, con il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre che omaggia il viterbese Mauro Lucarini vice-presidente del club umbro, insignito di una targa dal numero uno della Sorianese, Moreno Porta. 

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