Servizio civile nella Tuscia, per una mail sbagliata buttati al vento 200 posti di lavoro

Il consigliere Erbetti
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 23 Novembre 2020, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 10:23

Almeno 200 posti di lavoro persi e un anno buttato al vento. E’ il risultato di una leggerezza, una pec probabilmente inviata all’indirizzo sbagliato, a causa della quale il Comune di Fara Sabina, da capofila, ha fatto saltare i programmi di intervento di servizio civile universale. «Una cosa scandalosa», per Massimo Erbetti del Movimento 5 Stelle (nella foto). E ad essere danneggiati sono anche una decina di Comuni della Tuscia viterbese. Il programma “Inclusione sociale dalla Tuscia alla Sabina” prevedeva «l’inclusione e partecipazione delle persone fragili - si legge in una delibera di adesione del Comune di Civita Castellana - nella vita sociale e culturale del Paese. Tale obiettivo è prioritario poiché soltanto rendendo le città più sicure, più inclusive si potranno inserire le persone fragili (anziani in particolare) nella vita sociale e relazionale del territorio e soprattutto grazie anche a questi soggetti unitamente alle attività dei giovani volontari si potranno sviluppare progetti di salvaguardia dei beni culturali e ambientali» Avevano aderito i Comuni di Vasanello, Vignanello, Bassano in Teverina, Castel Sant’Elia, Fara in Sabina, Tuscania, Soriano nel Cimino, Civita Castellana, Orte, Calcata, Faleria e la Comunità Montana Sabina IV.

Solo che qualcosa è andato storto, come messo nero su bianco dalla presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, in una nota inviata al Comune di Fara Sabina: «Per opportuna informazione - si legge - si comunica che i programmi di intervento di servizio civile universale e i relativi progetti che risultano caricati nel sistema informatico Helios, non potranno essere oggetto di valutazione in quanto per gli stessi non risulta inviata all’indirizzo pec del Dipartimento l’istanza di presentazione dei programmi di intervento». Dura la reazione di Erbetti, esponente di punta del M5S in terra di Tuscia. «Ci siamo giocati un anno di interventi in ambito di servizi sociali». Tutto questo «per la leggerezza di qualcuno. Quanti disabili o persone in difficoltà resteranno per questo senza assistenza? Questo è il modo di amministrare? E’ scandaloso». E ci potrebbero essere ripercussioni. «Non è escluso che contro il Comune capofila, gli altri che sono risultati danneggiati facciano rivalsa».

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