Selvaggini, da mezzo secolo una “istituzione” del francobollo

Selvaggini, da mezzo secolo una “istituzione” del francobollo
di Carlo Maria Ponzi
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Giovedì 5 Gennaio 2023, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 13:38

Fernando (Nando) Selvaggini: per la Città dei Papi (e non solo) è stato una “Istituzione”. Grazie al servizio - di qualità e signorilità d’altri tempi - reso per 50 anni a una folta schiera di filatelici, numismatici e collezionisti. La sua postazione (che si fregiava dell’insegna “Profferlo”, tipica scala esterna alle abitazioni medievali, col ballatoio sostenuto da un’arcata) è rimasta sempre nel centro storico: prima, anno 1967, in via del Suffragio; quindi in via Matteotti; ultima meta via della Cava, fino alla vendita nel 2016 alla Filatelia Fisher.

«Il Profferlo – confessa Selvaggini – è stato tutta la mia vita. Vissuta con spirito di servizio nei confronti dei collezionisti, amanti dell’arte e della bellezza emanati dai loro oggetti di culto». Non tace che ha provato «un dispiacere grosso» aver dovuto interrompere l’attività, ma a 84 anni rimane un sapiente affabulatore del tempo passato e di quello presente. «Ho cominciato ad appassionarmi di francobolli – afferma – a 8 anni, nel gruppo Scout che mi assegnò il distintivo ‘collezionista’. Ma a 15 anni ho fatto anche il giornalista di un foglio scolastico e poi l’attore nelle compagnie amatoriali. Oggi non mi annoio. Ho gli impegni con il ‘Masci’ (movimento adulti scout cattolici italiani), ho ancora contatti con collezionisti vecchi e nuovi, non rifiuto consigli e indicazioni ai tanti appassionati che hanno la bontà di definirmi ‘un punto di riferimento’».

Non pochi gli aneddoti. «La collezione più bella? Quella di Giulio Andreotti, dedicata ai francobolli della Stato Pontificio e del Regno d’Italia.

La beffa più incredibile? Venne da me una coppia altolocata chiedendomi una perizia su una collezione medaglie pagata all’epoca migliaia di lire; a prima vista c’era qualcosa che non andava, tanto che sfregando sul bordo, si staccò il rivestimento, pari a quello delle medaglie di cioccolato; lascio immaginare come rimasero i coniugi, al limite del collasso per aver investito tanti denari su oggetti farlocchi».

L’ultima impresa di Selvaggini? Ispirare la fondazione – e fregiarsi del titolo di presidente onorario - del Circolo del collezionismo “Il Profferlo”, costituito il febbraio scorso a Palazzo Santoro, sede della delegazione di Viterbo e Rieti del Sovrano Militare Ordine di Malta (Smom) Il Circolo già conta 45 associati e ha l’attivo la mostra “Viterbo e la Tuscia nei francobolli dello Smom”. «La prossima iniziativa – anticipa Selvaggini – sarà dedicata a una collezione di santini di Santa Rosa».

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